Come vi avevamo anticipato, questo 2019 per MUSA è un anno ricco di novità. Siamo partite raccontando una storia dei saponi decisamente non convenzionale, attraverso una preziosissima collaborazione con Studio Testo e la fotografa Claudia Zalla; abbiamo proseguito con l’oroscopo (attenzione, perché è in arrivo una previsione per il segno dei pesci davvero meravigliosa!); e infine, siamo orgogliose di essere riuscite a dar vita a un sodalizio speciale con la cosmetologa Elena Accorsi Buttini. Per ora siamo abbastanza soddisfatte, ma non finisce qui.
Oggi, infatti, parte una nuova rubrica dedicata alla lettura: una buona abitudine (forse tra le migliori) a cui teniamo particolarmente; un’abitudine che fa molto bene allo spirito e alla pelle di conseguenza. Per questo abbiamo accettato la sfida di leggere e recensire un libro al mese per dodici mesi. Ad accompagnarci durante l’anno saranno letture molto diverse tra loro, con un comune denominatore: le donne. Grandi romanzi (anche di formazione), saggi, biografie e autobiografie che ruotano intorno alla figura femminile, raccontati da donne (naturalmente) che hanno voglia di condividere con noi un consiglio speciale.
Cominciamo oggi stesso, con il libro che abbiamo letto a gennaio. Si tratta di un’autobiografia uscita in tutto il mondo il 13 novembre scorso, che è già un bestseller internazionale: stiamo parlando di Becoming, di Michelle Obama, pubblicata in Italia da Garzanti. La recensione è a cura di Stefania.
Concedetemi una breve introduzione: conosco uomini e donne che di fronte a libri come questo distolgono lo sguardo e sorridono imbarazzati. Si tratta di una categoria di lettori per cui, purtroppo, confesso di non nutrire grande simpatia. Sono persone che per snobismo, o magari per altre ragioni più rispettabili, non prendono nemmeno in considerazione la possibilità di «perdere tempo» con un’autobiografia di dubbio valore letterario. Qualche volta, non sempre, sono gli stessi che inorridiscono di fronte a una canzone di Tiziano Ferro, ma che poi sotto la doccia, soltanto se in casa non ci sono testimoni, cantano «Sere Nere» a squarciagola. A tutti loro lancio un messaggio d’amore e di pace: se escono le date del tour, compriamoci i biglietti e andiamo al concerto tutti insieme! Sarà un’esperienza catartica e indimenticabile.
Ma torniamo a noi. Personalmente subisco il fascino di Michelle Obama da quando l’ho vista ballare in pubblico sulle note di «At last» (cantata dal vivo da Beyoncé!), e ho espresso più volte il desiderio di leggere la sua autobiografia. Sono felice di aver trovato questo libro sotto l’albero e sono felice di averlo letto, così come di potervi invitare a fare altrettanto.
Becoming è un libro semplice e complicato al tempo stesso: perché si legge tutto d’un fiato e senza difficoltà – è appassionante, commovente ed emozionante –, ma è anche capace di affrontare una crescente progressione di complessità. L’ex first lady prende per mano i lettori e li invita a ripercorre le tappe salienti della sua vita, dall’infanzia a oggi, offrendo una prospettiva nuova e del tutto inedita da cui osservare la sua personale vicenda umana e politica, non priva di drammi, dilemmi e interrogativi (proprio come tutte le altre). Sullo sfondo c’è l’America con le sue contraddizioni, talvolta incomprensibili, e le sue magiche iperboli. Ma è soprattutto una storia di speranza e riscatto: la storia di una bambina cocciuta e coraggiosa che voleva cambiare il mondo e che da un quartiere povero di Chicago è arrivata a fare il suo ingresso alla Casa Bianca, a braccetto dell’amato marito, con le sue bellissime figlie accanto. È un’entusiasmante favola a lieto fine, ricca di aneddoti e curiosità, che mi ha colpita dritto al cuore più volte durante la lettura e che a tratti è stata capace di infondere in me una fiducia nuova nel genere umano, di cui per indole, e specialmente di questi tempi, sono decisamente sprovvista.
Intima e istituzionale, in bilico fra l’autenticità più straziante – penso alle pagine in cui descrive la malattia e la morte del padre o il percorso che l’ha condotta alla maternità, o il primo bacio con Barack – e un’orchestrazione impeccabile, Becoming è un libro consapevole, sempre e comunque onesto, pensato per distillare l’essenza di un’esistenza che, pagina dopo pagina, si rivela esemplare.
Michelle Obama è una donna straordinaria: generosa, affascinante, carismatica e incredibilmente determinata, ma anche fragile. Un’icona contemporanea che ci suggerisce di lavorare sempre per diventare «la migliore versione di noi stessi» e combattere per un mondo migliore. Consiglio questo libro a chi ha bisogno di credere a una versione moderna delle favole, in cui la protagonista indiscussa è una donna capace di realizzare tutti i suoi sogni.
«C’è ancora molto che non so dell’America, della vita, di quel che potrebbe riservarci il futuro. Ma conosco me stessa. Mio padre, Fraser, mi ha insegnato a lavorare sodo, ridere spesso e mantenere la parola data. Mia madre, Marian, mi ha mostrato come pensare con la mia testa e far sentire la mia voce. Insieme, nel piccolo appartamento nel South Side di Chicago, mi hanno aiutata a riconoscere il valore della nostra storia, della mia storia, all’interno di quella, più grande, del nostro Paese. Anche se non è bella o perfetta. Anche se è più dura di quanto vorresti che fosse. La tua storia è quello che hai, e quello che avrai sempre.» (Michelle Obama)