LA CELLULITE

Che cos’è la cellulite? Perché abbiamo la cellulite? Si può far sparire per sempre? E come?!
Nello Speciale Estate di MUSA non poteva proprio mancare un approfondimento sulla questione ma, avendo a disposizione solo tante domande – e pochissime risposte – abbiamo deciso di affidarci a un’esperta, e di leggere (come si suol dire, tutto d’un fiato) La guida cinica alla cellulite di Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come la mitica Estetista Cinica, coadiuvata dal chirurgo estetico Enrico Motta. Una lettura illuminante che, tra l’ultimo Pulitzer e un saggio di semiologia, vi consigliamo con tutto il cuore: è divertente, puntuale, chiarificatrice.

Impossibile riassumere il libro in un post, meglio dirlo subito: proveremo però a darvi delle «dritte» che le più curiose potranno andare a leggersi nel libro (provvisto anche di un temibile, ma fondamentale test di autovalutazione).

La prima cosa che abbiamo imparato è il nome scientifico del nostro peggior nemico: panniculopatia edemato-fibro-sclerotica. Informazione inutile ai fini del superamento della prova costume, permette però di pavoneggiarsi con amiche e conoscenti («Anche tu alle prese con problemi di panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, eh?»).

La seconda cosa è che la cellulite si forma «per colpa» delle cellule di grasso (gli adipociti) situate nell’ipoderma (la parte più profonda della pelle). Gli adipociti, spiega la Cinica, sono «simili a microscopici palloncini con dentro una goccia di grasso», distribuiti ovunque, tra la pelle e il muscolo sottostante, allo scopo di proteggerci dal freddo e dai traumi. Il corpo di tutte le donne – e di tutti gli uomini, anche se in modo diverso – ne è provvisto. La cosa curiosa è che il numero di adipociti dipende da una questione genetica e rimane sostanzialmente invariato per tutta la vita, succede però che «se ingrassiamo si gonfiano e se dimagriamo si sgonfiano, e il loro volume puo’ arrivare fino a raddoppiarsi».

Illustrazione di Burrnd

Veniamo al punto: se il tessuto adiposo aumenta di volume, i vasi sanguigni vanno incontro a una sofferenza, perché «schiacciati» dagli adipociti, e non riescono più a drenare correttamente le tossine che si annidano nel liquido extracellulare. S’innesca così una sorta di processo infiammatorio che può provocare la cellulite.

Sì, ma perché?! Per alcune può trattarsi molto semplicemente (purtroppo o per fortuna) di una questione genetica, per altre può dipendere da una variazione ormonale o, ancora, da un considerevole aumento di peso, oppure da un insieme di tutto questo. Resta il fatto che dipende sempre dal corretto funzionamento della microcircolazione sanguigna. Questo significa che sono moltissimi i fattori scatenanti, tra questi: l’alimentazione, la postura, l’abbigliamento e, più in generale, lo stile di vita… un mix a dir poco scoppiettante.

Non basta bere due litri di acqua al giorno e spalmarsi una crema qualsiasi una volta ogni tanto per pensare di risolvere il problema. La cellulite può essere trattata soltanto dopo un’attenta valutazione della storia, delle abitudini e delle condizioni generali della persona.

Nonostante questo, alcuni accorgimenti possono essere davvero utili. Per esempio?

• Preferire una dieta iposodica (poco sale!) ricca di frutta e verdura.
• Fare regolarmente attività sportiva (evitare di stare troppe ore sedute o in piedi… e non accavallare le gambe per non comprimere i tessuti e i vasi sanguigni).
• Utilizzare abbigliamento e calzature adeguate (jeans troppo stretti e tacchi troppo alti a lungo andare possono rappresentare un problema).
• Verificare il proprio appoggio plantare e la postura.
• Non esagerare con alcol e fumo.

È bene sapere, inoltre, che la cellulite e le adiposità localizzate si presentano in varie forme e stadi, così catalogati nel libro:
Stadio zero (la cellulite che non esiste ma vedi solo tu)
Primo stadio, edematoso (che i profani chiamano «un po’ di ritenzione idrica»)
Secondo stadio, della buccia d’arancia
Terzo stadio, della buccia d’arancia con i buchetti
Quarto stadio, caratterizzato da buchi e pelle flaccida

Naturalmente ogni stadio va trattato diversamente ed è fondamentale capire quale sia la situazione per agire di conseguenza.

In base a una valutazione attenta (preferibilmente di un professionista o, nei casi più complicati, di un medico) si può decidere di trattare il problema con specifiche creme e fanghi oppure con trattamenti diversificati che vanno dal semplice massaggio alla mesoterapia (praticata dal medico). Ma attenzione: molte donne convinte di avere la cellulite si trovano in realtà allo «stadio zero». Abbiamo imparato che è normalissimo vedere qualche buchino se si strizza la pelle delle cosce (o delle braccia e della pancia): non significa avere la cellulite!

La parola d’ordine, come sempre è CONSAPEVOLEZZA. Noi, dopo esserci chieste a quale categoria apparteniamo, siamo alle prese con corse al parco, sumo squat di Costanza, fanghi e automassaggi, della cui efficacia (sulla nostra pelle) vi parleremo in queste settimane. Non perdete i nostri aggiornamenti e fatevi un regalo: la Guida cinica alla cellulite di Cristina Fogazzi (L’Estetista Cinica) e del dottor Enrico Motta, edito da Mondadori.

ARTICOLI CORRELATI