Bilancia: grazia, ma con rigore

Dopo l’operosa malìa claustrale della Vergine, la ruota zodiacale fa spazio alla Bilancia: un segno malinconico e di una bellezza talmente femminile da diventare classica. Nel loro chitone, queste semidee greche spalancano le porte dell’autunno, inaugurano la stagione delle foglie fradice scalpicciate e delle astrazioni crepuscolari del pensiero, immolandosi all’altare della forma pura e dell’arte: riscatto e rifugio supremo dalla proverbiale incertezza, oblatività, passività e indolenza venusiane (non è un caso se Venere trova in questo segno il suo domicilio!) che a tratti le cattura.

ILLUSTRAZIONE DI SILVIA GHERRA

Le Bilance, nate tra il 23 settembre e il 22 ottobre, sono il segno che più di tutti si dedica all’altro come manifestazione del diverso da sé: abiurando i tratti smaccatamente individualistici rappresentati dal Sole, si fanno incontro a chi le circonda sotto lo sguardo vigile di Saturno (esaltato in questo segno), che a tratti le fa apparire più algide di quanto non siano. Alle loro rigorose simmetrie non sfugge nulla, anche se la forte componente autocritica può agire più da freno che da spinta propulsiva. Donne eleganti, composte e diplomatiche, hanno spesso il ruolo di comporre le liti e riportare l’armonia, di cui peraltro hanno un bisogno assoluto.

Tra amori idealizzati e passeggiate nei musei, nel 2019 le Bilance godono ancora del favore di Giove in Sagittario in benefico sestile (fino a metà dicembre), ma hanno anche Saturno contro (in Capricorno). In realtà, per loro sono stati anni di prova, tra un inclemente Plutone in Capricorno (ora agli ultimi gradi, batte sulle nate tra il 14 e il 18 ottobre), un Nettuno neutrale e un Urano che ha dato un po’ di sollievo solo con l’ingresso in Toro a metà del 2018 (sono qui da escludere i numerosi casi di Bilance con pianeti in Scorpione). Non disperate però, l’autunno si prospetta positivo, con Marte nel segno dal 5 ottobre fino a novembre inoltrato. Potete tirare un respiro di sollievo.

Per quanto riguarda la cura della persona, le Bilance sono statisticamente le migliori acquirenti di prodotti di bellezza. C’è solo da sbizzarrirsi, senza però dimenticare lo sguardo critico: per il loro nitore classico – che si scompone solo quando si abbandona al sorriso! –, vanno bene esclusivamente formule selezionatissime nei componenti e dalla texture delicata, mai troppo aggressive o con fragranze stucchevoli.

Perciò MUSA ha abbinato a questo segno un prodotto speciale, delicato, adatto alla stagione, dal packaging semplice e ammaliante e dalle numerose virtù: il trattamento labbra intensivo di Inika Organic. Si tratta di un siero che profuma lievemente di mandarino, dalla consistenza soave e preziosa: se potessimo imprigionare i raggi liquidi di questo sole autunnale, ancora caldo e amorevole, non potrebbe che avere quest’aspetto fatato.

Contiene una combinazione di ingredienti nutrienti e protettivi (burro di karité, olio di jojoba, di girasole, di rosa canina e di mandorle dolci, tra gli altri) ed è ricco di vitamina C ed E dalle proprietà antiossidanti, che rendono le labbra soffici e vellutate fin dalla prima applicazione; il finish lucido, inoltre, illumina il viso d’un bel bagliore. È perfetto da tenere in borsa e da riapplicare più volte durante la giornata. Indispensabile e seducente, ma non frivolo, secondo noi è l’ideale per le Bilance: donne che, comunque, sarebbero perfette anche se non lo volessero. 

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