INTERVISTA A STEFANIA PEROSIN: FOUNDER DI MUSA, SEMPRE IN CERCA DI NUOVE ISPIRAZIONI

Finalmente siamo riuscite a fermarla! Lei, che nel corso degli anni ha intervistato tante muse, raccontandoci le loro storie, progetti e sogni.
Ecco una breve e intima chiacchierata inter nos con Stefania Perosin, fondatrice e anima di MUSA: abbiamo parlato di passioni, di progetti in divenire, di libri, film, musica, panini (ovviamente) e di molto altro ancora… buona lettura!

• Ciao Stefi, eccoci qua! Finalmente un’intervista per raccontare un pochino di più di te e (conseguentemente) di MUSA. Vuoi iniziare presentandoti?
Ciao, sono Stefania. Toro, ascendente Leone (Marte in Ariete, luna in Capricorno e Saturno sull’ascendente – ifyyk). Giornalista pubblicista, founder di MUSA. Amo le cose belle e preziose: l’arte, il cinema, la letteratura, la montagna – e i miei nipotini. Mi sono laureata in Conservazione dei beni culturali a Venezia e scrivo dal momento in cui ho imparato a farlo. Tra pochi giorni compio 47 anni e mi sento vecchia da quando ne ho compiuti 19.

• Cosa ti ha spinta ad abbandonare il tuo lavoro nel mondo dell’editoria per dedicarti esclusivamente a MUSA? È stato un susseguirsi di eventi o più una sorta di chiamata divina?
Direi un susseguirsi di eventi divini (eheheh). MUSA è stata un’intuizione, avuta insieme a due amiche: un progetto editoriale che si è evoluto in modo del tutto inaspettato nel tempo, che mi è esploso fra le mani e che ha richiesto tutte le mie energie. A un certo punto ho pensato di poter realizzare un piccolo sogno: fare la giornalista nel mondo del beauty e dar vita a un racconto, e a un progetto, tutto mio.

• Qual è la parte che ti piace di più del tuo lavoro?
Trovare le parole giuste.

• Quando è nata la tua passione per il beauty?
Anche questa passione (come quella della scrittura) è nata in tenera età. Credo sia cominciato tutto con un’irresistibile attrazione per saponette profumate e borotalco. Rovistavo nei beauty e nei cassetti della mamma e delle nonne per toccare e annusare tutti i profumi, i belletti e gli unguenti che nascondevano. Mi ricordo perfettamente l’odore di certe densissime creme per le mani, di un piumino per la cipria, di rossetti e pomatine colorate… Se chiudo gli occhi ho ancora nel naso, e nel cuore, quei profumi antichi e avvolgenti. Ho cominciato molto presto, a 11 o 12 anni, a comprare per me qualche prodotto di skin care al supermercato con la paghetta settimanale e a sperimentare con una routine super basica (latte detergente e crema idratante), ma accurata. Da che ho memoria non mi pare di essere mai andata a dormire senza aver lavato il viso con un prodotto specifico o senza idratare la pelle. Ho sempre amato la sensazione di rigenerante benessere che mi regalano questi piccoli rituali profumati.

• Con quali prospettive è stata fondata MUSA?
MUSA è nata con l’idea di raccontare il mondo della skin care, e del beauty in generale, in modo nuovo. E quando abbiamo iniziato, nel 2017, non c’era molto in giro. Ora invece esistono tantissimi bei progetti e tantə creator bravissimə. È una sfida trovare il taglio giornalistico giusto per creare approfondimenti interessanti.

• Quali sono gli obiettivi di MUSA? Qual è il punto di vista che offre?
Fin dal primo giorno MUSA parla di skin care attraverso la voce di persone che sanno quello che dicono (dermatologi, cosmetologi, medici estetici, ecc.). Noi ci divertiamo a sperimentare, scegliendo fra le mille novità che ogni giorno ci propone il mercato, segnalando quello che ci sembrano valide e che funzionano bene per noi. Ma si parla anche d’altro: astrologia, arte, libri, cinema e serie tv, profumi. Ora siamo in una fase di transizione e stiamo lavorando a nuovi progetti per il futuro.

• Ci sono cambiamenti in vista per MUSA?
Sì, molti. Creative all’ascolto: scriveteci! Stiamo lavorando a un nuovo progetto e cerchiamo fotografe, video maker, make up artist, modelle, giornaliste, poetesse e scrittrici, illustratrici, sognatrici, visionarie, streghe, cartomanti e muse. Fatevi sentire!

• Hai appena fatto un’open call, ma in linea di massima con quali tipi di persone ti trovi bene e con quali invece ti sale Saturno?
Il problema non è Saturno, che piuttosto mi rende spesso pessimista e malinconica, ma Marte in Ariete! Scherzi a parte: per me è importantissimo lavorare in armonia. Mi piacciono le persone gentili e – soprattutto – sincere. Non amo le persone ambigue, troppo costruite, imperscrutabili, che se ne approfittano.

• In tutto questo, dove si colloca MUSA studio?
MUSA studio è un laboratorio creativo, dove nascono progetti di comunicazione su misura per i brand.

• Se chiudi gli occhi e immagini un momento di totale relax, cosa vedi intorno a te? Hai qualche prodotto del cuore vicino?
Nei miei momenti di relax, prima di tutto, c’è silenzio. Probabilmente ho appena fatto una lunga doccia calda (solo perché non ho la vasca da bagno), ho a portata di mano l’olio essenziale alla lavanda e una maschera coreana super idratante sul viso.

• Il tuo profumo preferito?
Per anni ho esplorato tutte le possibilità della rosa. Ora, anche grazie agli incontri fatti con MUSA, mi sono spinta alla scoperta di tanti altri territori: ho una passione per gli incensi, l’ambra e il sandalo d’inverno; per la lavanda, i fiori bianchi e il bergamotto d’estate; per i gourmand prima di andare a dormire.

• Film, libro, drink e serie del cuore.
Il cinema è un’altra passione e di recente ho cominciato a fare tante liste di film su Letterboxd! Non posso sceglierne solo uno. Te ne dico «solo» tre: Dirty Dancing (il film che non mi stancherò mai di guardare e riguardare), The Banshees of Inisherine (un’opera che mi ha sconvolta per la sua vorticosa profondità e per la struttura perfetta), Perfect Days (l’ultimo film di Wim Wenders, che si sposa a meraviglia con la mia voglia di Giappone).
Un solo libro? Va bene, ti dico quello che mi ha cambiato la vita: il Diario di Anna Frank. Avevo 13 anni e ho capito perché leggere, e scrivere, hanno un’importanza capitale.
Per il drink è facile: amo e amerò per sempre la birra bionda. Sono una (ex) ragazza semplice.
Serie tv: Mad Men, la prima stagione di True Detective e – sempre e per sempre – Friends.

• Cambiamo argomento e parliamo di cibo – visto che sei Toro… Qual è il tuo piatto preferito?
Questa è facile: la pizza. Rossa e croccante, ancora meglio.

• E la tua ricetta per un panino perfetto?
Il panino perfetto, che sogno, è un grilled cheese sandwich all’americana fatto a regola d’arte. C’è anche nella mia vision board del 2024…

• Ahahah… E cos’altro c’è nella tua vision board?
Una redazione piena di donne che lavorano insieme, il Giappone, Edimburgo, le Dolomiti e questa frase: Don’t use your energy to worry. Use your energy to believe, create, trust, grow and heal.

• Una canzone che ami da sempre, una che ti fa ballare e una che ti fa piangere.
Sound and Vision di David Bowie.
Song 2 dei Blur.
Anna e Marco di Lucio Dalla. Anzi: qualsiasi cosa di Lucio Dalla.

• Se potessi trascorrere una giornata con una celebrità, chi sarebbe?
Tra i vivi, mi viene subito in mente di dirti Fran Lebowitz. Ma anche Pedro Pascal va bene, grazie. Poi, negli anni, ho imparato che la maggior parte delle celebrità è meglio non conoscerle di persona…

• Cos’altro hai imparato nei tuoi 40s che you wish you knew in your 20s? 
Ci sto ancora lavorando, ma ho sicuramente imparato a non prendere le cose troppo sul personale (non tutto riguarda me, anzi quasi nulla!)… e anche a dire no, quando sento che qualcosa non va o non mi va. È una bellissima sensazione.

• Che cosa vorresti imparare a fare quest’anno?
A non preoccuparmi sempre di tutto. A essere più coraggiosa.

Le foto di Stefania sono di Manuela Mingrone @cagethemonkeys e Nicolò Usberti @nicolinoilvirtuoso.

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