Guida pratica alla meditazione: capitolo 1

Se ne sente parlare di continuo, soprattutto di questi tempi. Molte persone la praticano, ma altrettante ne sono intimorite (o forse è soltanto che non sanno da dove cominciare). Ma, di fatto, che cos’è la meditazione?

Partiamo dalle basi, cercando di dare una risposta pratica, concreta e concisa: la meditazione è una pratica intenzionale che allena e «addomestica» la mente.

Se vi suona un po’ vago o troppo semplicistico (e di fatto in qualche modo lo è, ma non temete, la semplicità ci tornerà utile), è perché esistono davvero molti tipi di meditazione, e a ognuna corrispondono pratiche e scopi differenti. Ciò che le accomuna tutte quante è una cosa in particolare: la capacità di portare l’attenzione da ciò che esiste all’esterno, a ciò che esiste all’interno – dentro di noi.

In parole ancor più chiare: la meditazione ci guida verso la tranquillità dei nostri pensieri, di solito nascosta sotto strati di stress, stanchezza, dubbi, preoccupazioni, paure e confusione. E ci aiuta a ritrovare la calma, la concentrazione e l’equilibrio emotivo. 

Illustrazione di Irene Zocco per MUSA

Da dove partire, dunque? Io inizierei sfatando alcuni luoghi comuni e falsi miti:

• Meditare è difficile!
Falso. È difficile soltanto se ci attacchiamo troppo al risultato o se pensiamo di non farlo nel modo giusto. Ma la meditazione non è una gara con noi stessi. È un semplice sguardo su ciò che accade, un modo di scrutare in maniera distaccata. Nei prossimi capitoli vedremo come anche la distrazione, per esempio, possa tornare utile per imparare a concentrarsi! Nel frattempo: smettiamo di identificarci nel risultato e di giudicare noi stessi. Impariamo a osservare, e basta.

• Non sono capace di fermare i pensieri!
Può essere, ma meditare non vuol dire fermare i pensieri. Non possiamo pretendere di non avere più pensieri, perché sono il sintomo di una mente attiva, reattiva e, dunque, viva! Possiamo però decidere quanta attenzione prestargli. Questo sì. La concentrazione e il focus sono infatti il primo passo che faremo insieme, per addentrarci nel mondo della meditazione.

• Ci vogliono anni per sentire i benefici della meditazione.
Falso. I benefici della meditazione sono immediati, fin dalla prima volta. E, oltre a essere immediati, sono anche prolungati. Alcuni esempi? La respirazione e la frequenza cardiaca rallentano, la pressione sanguigna si abbassa, il corpo diminuisce la produzione di ormoni dello stress e inibisce altre reazioni che accelerano il processo di invecchiamento. Ne vale la pena… no? Per questo è consigliabile meditare, anche solo per pochi minuti, ma tutti i giorni.

• Non ho tempo per meditare!
Be’, forse in questo particolare momento storico questa scusa non vale più, ma in ogni caso ricordate che bastano 10 minuti al giorno per ottenere i benefici di cui vi ho appena parlato.

• Meditare significa scappare dalla realtà. 
Falso. La meditazione serve proprio a connetterci con il nostro sé più profondo. Con la meditazione ci s’immerge al di sotto della superficie agitata della mente, che tende a essere affollata di elucubrazioni sul passato e preoccupazioni per il futuro. Un’immagine molto chiara ed esplicativa che ho sentito tempo fa è questa: meditare è come pulire le finestre di casa dall’interno, per vedere fuori con più chiarezza e consapevolezza.

• La meditazione è collegata alla religione.
Falso. Ci tengo molto a spiegare che non è così, perché credo che questo pregiudizio impedisca a molti d’intraprendere un percorso libero. No, per meditare non c’è bisogno di essere legati a qualche religione o attività spirituale. La meditazione non è una pratica religiosa e non vi renderà parte di nessuna setta. L’unico credo che di certo rafforzerete, sarà quello in voi stessi.

• Meditando si hanno esperienze soprannaturali o trascendentali. 
Già… Per esempio ci si arrabbia meno, si è più equilibrati e sereni! Ogni tanto, in effetti, queste sono esperienze davvero magiche.

Concludo così questa introduzione, con le premesse necessarie per fare un po’ di chiarezza. Il percorso diventerà piano piano poi più pratico, per permetterci di sperimentare la meditazione virtualmente insieme e anche in autonomia!

Intanto però vi lascio un piccolo compito: individuate uno spazio in casa, che vi faccia sentire a vostro agio, la vostra zona di comfort, da dedicare alla pratica. Abbellitela con dei cuscini comodi, accendente i vostri incensi preferiti o il palo santo e – perché no? – magari anche alcune candele. Provate poi a prendervi un momento, sedetevi tranquille e chiudete gli occhi. Respirate dolcemente per qualche minuto e, una volta aperti gli occhi, scrivete su un foglio di carta come vi sentite. Ripartiremo proprio da qui.

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