I segreti del facial Gua Sha

Avete mai sentito parlare del facial Gua Sha? Si tratta di un affascinante rituale di bellezza con una tradizione antichissima, che arriva dalla Cina ed è giunto fino a noi alla conquista dei migliori centri estetici… e di tutti i nostri beauty case.

Dopo averne sentito parlare in giro (è un argomento piuttosto gettonato in ambito beauty!) noi abbiamo deciso di andare a scoprire tutti i suoi segreti, partecipando a un bellissimo workshop tenuto da Antonella Capasso di «The Blooming Effect» presso il centro Rama Yoga a Milano.

Cominciamo dall’inizio: si tratta di un automassaggio al viso da effettuare con piccoli strumenti di varie dimensioni, realizzati in materiali naturali come la giada o il quarzo rosa. Va fatto sulla pelle perfettamente pulita, dopo aver spalmato un olio o una buona crema idratante.

Noi ci siamo lasciate guidare da Antonella, alla scoperta di una sequenza di movimenti che ci ha regalato un’immediata sensazione di benessere e un aspetto visibilmente più sano, luminoso e disteso. Il massaggio deve essere effettuato facendo scivolare il quarzo o la giada dal centro del viso verso l’esterno, con movimenti delicati, ma decisi.

Si dice che apporti numerosi benefici se introdotto nella beauty routine quotidiana, favorendo la circolazione del sangue, stimolando il drenaggio linfatico, migliorando l’elasticità della pelle, attenuando le rughe del viso e allentando le tensioni muscolari.

Per condividere con voi quel che abbiamo imparato abbiamo fatto qualche domanda ad Antonella:

Da dove viene l’antico rituale del Facial Gua Sha e come è giunto fino a noi?
Il Gua Sha è una tecnica della medicina tradizionale cinese usata da centinaia di anni, principalmente sul corpo. Solo in un secondo momento si sono scoperti i benefici che può portare al viso.

Quali sono questi benefici?
Oltre alla sua azione sui punti dell’agopuntura, che si trovano in tutta la testa e che considero di fondamentale importanza, il facial Gua Sha ossigena la pelle, agisce sul sistema linfatico, migliora la microcircolazione, riduce le occhiaie, i gonfiori e le rughe e ha effetto anche sul sistema nervoso.

Quante volte si deve fare questo rituale al giorno e per quanti minuti?
Una o due volte al giorno per almeno cinque (meglio dieci!) minuti.

Quanti movimenti prevede una sequenza efficace?
Almeno cinque o dieci.

Ci sono dei suggerimenti «tecnici» che vuoi darci?
Ricordatevi che la pietra si passa dall’interno verso l’esterno del volto. La pressione esercitata deve essere media. Non deve dar fastidio e non deve lasciare segni rossi.

Come si sceglie lo strumento più giusto (forma e materiale) per le proprie esigenze?
Ogni pietra per il Gua Sha ha una sua funzione e alcune sono solo per uso professionale. Per l’autotrattamento io consiglio la forma «a cuore» o «a pesce», perché sono le più facili e intuitive da usare.

Quale prodotto cosmetico è bene abbinare?
Un buon olio vegetale o una crema molto idratante, per far scivolare bene la pietra.

Se siete a Milano e volete partecipare al suo prossimo workshop, l’appuntamento è giovedì prossimo 28 febbraio, sempre presso il centro Rama Yoga (in zona Porta Venezia), a Milano, dalle 18:30 alle 20. Per un’ora e mezza di relax che vi consigliamo vivamente! Se volete maggiori informazioni scrivete ad Antonella su Instagram: @thebloomingeffect

Tra le varie attività che organizza Antonella vi segnaliamo anche un ritiro per sole donne in Monferrato dal 24 al 26 maggio, pensato per riposare e ricaricarsi, imparando altri rituali di benessere e bellezza che arrivano dall’antica cultura cinese. Su Facebook trovate tutte le informazioni.

ARTICOLI CORRELATI