• FLORAL NOTES (note floreali): Meg March
«Just because my dreams are different than yours doesn’t make them unimportant.»
Materna, protettiva e responsabile. Solo? Meg sembra la più inquadrata delle sorelle, ma forse è solo perché è questo che gli altri si aspettano da lei. Lo vediamo come s’illumina, in taffettà e quando si fa persino chiamare con un altro nome… le piace, eccome se le piace! Poi però torna alle sue responsabilità, lo fa con e per amore.
Classica tra le classiche, capace di nasconde interi mondi sommersi, Meg rappresenta la nota floreale. In particolare, la rosa. Siamo così abituati a vedere le rose come classiche – per alcuni sono quasi noiose – che non ci accorgiamo del rosso di cui si possono tingere e incendiare!
Il profumo per lei è Frederic Malle Portrait Of A Lady (Dominique Ropion).
Volevo trovare un profumo che rappresentasse e onorasse Meg, e questo fa entrambe le cose. È un signor profumo: una rosa turca che ti accoglie, elevata, piena di dignità ed eleganza senza tempo – grazie alle spezie polverose che l’accompagnano – per poi finire nell’esplosione controllata e di dolcezza sobria dell’ambra e del benzoino (il mio jolly preferito).
Altri consigli per le Meg che ci leggono: L’Artisan Parfumeur Drole De Rose, Aerin Evening Rose, Acqua di Parma Rosa Nobile.
• WOODY NOTES (note legnose): Jo March
«I get in a passion and get so savage. I could hurt anyone and enjoy it.»
Onestamente, secondo me, se Jo fosse qui con noi non sarebbe granché un tipo da profumo. MA! Giusto perché stiamo giocando e perché, a pensarci bene, qualcosa che la rappresenta c’è… ecco che Jo nella ruota delle fragranze si colloca sulle note legnose.
La sua indole irruente, il suo aspetto sempre artisticamente sgualcito, la sua determinazione e attitudine al comando – che ogni tanto sfocia nella prepotenza – ma anche la sua tenacia quasi ingenua e l’enorme cuore caldo, selvatico e generoso, mi fanno pensare a un profumo a colpo sicuro: Le Labo Santal 33 (Frank Voelkl).
Si tratta di un legnoso moderno, unisex e atipico: sandalo e cedro in apertura che gareggiano a chi arriva primo, correndo leggeri per poi accasciarsi sul cuoio, ammorbidito dal talco dell’iris. In più, va detto che è attualmente il profumo della cool-nonchalant-girl per eccellenza.
Vi confesso di essere stata tentatissima di abbinarle un Jo Malone London, anche solo per il nome… E devo dire che il loro Wood Sage & Sea Salt sarebbe stato ugualmente perfetto!
Altri consigli per le Jo che ci leggono: Chanel Coromandel, Hermes Terre d’Hermes, Dyptique Tam Dao.
• ORIENTAL NOTES (note orientali): Beth March
«There are many Beth’s in the world, shy and quiet, sitting in corners till needed, and living for others so cheerfully that no one sees the sacrifices till the little cricket on the hearth stops chirping, and the sweet, sunshiny presence vanishes, leaving silence and shadow behind.»
Forse è una citazione un po’ dark, ma a me piace molto. Beth è lieve e riservata, ma la sua presenza rassicurante si fa sempre sentire. E quando suona il pianoforte, sa consegnare a chi l’ascolta la chiave per altri mondi. Le note orientali possono fare questo: possono abbracciare e trasportare, e sicuramente lasciano un segno indelebile. Ovviamente quelle che ho scelto per lei sono quelle soft, morbide e malinconiche.
Il suo profumo è Lorenzo Villoresi Teint de Neige (Lorenzo Villoresi).
Un profumo che «sa di buono». Garbato, soffice e incollato alla pelle. La fava tonka e il talco si attaccano al tuo golf per non lasciarlo più, il gelsomino regala leggerezza e nella base finale c’è proprio una nota di puro zucchero che fortunatamente non esagera e si fa coprire dal muschio, come fosse una copertina. Una vera coccola, genuina come Beth.
Altri consigli per le Beth che ci leggono: Keiko Mecheri Loukhoum, Narciso Rodriguez Poudrèe, Montale Sweet Oriental Dream.
• FRESH NOTES (note fresche): Amy March
«Why be ashamed of what you want?»
Smorfiosetta, egocentrica, vendicativa e superficiale. Ma ha anche dei difetti! Amy, in realtà, è sempre stata la mia preferita, perché il suo modo di fare, da principessa sul pisello, nasconde una natura disincantata e un terribile bisogno d’amore. Nella sua vivacità, ovviamente, eccola collocarsi nelle note fresche.
Dall’acerbezza di una mandorla verde alla vitalità dell’acqua marina, che può diventare tempesta, fino ai colori squillanti degli agrumi: Amy è perfetta.
Il profumo per lei è Guerlain Aqua Allegoria Pamplelune (Jean-Paul Guerlain e Mathilde Laurent). Anche se fino all’ultimo c’è stato un testa a testa tra lui e l’Eau d’Hadrien di Annick Goutal.
Entrambi sono grandi classici agrumati (il primo pompelmo e bergamotto, il secondo limone e ylang ylang) con design vintage e leziosi. Entrambi luminosi e a loro modo affascinanti.
Perché ha vinto Pamplelune? Merito della furbissima, sorniona, impertinente vaniglia della base. So che è un po’ come barare, ma proprio per questo è da Amy!
P.S.: E comunque se Amy fosse stata un’adolescente della mia generazione (classe 1988) avrebbe senza nessuna ombra di dubbio indossato Light Blue di Dolce&Gabbana. Irresistibile.
Altri profumi per le Amy che ci leggono: Profumum Roma Acqua Viva, Rochas Eau de Rochas, Mancera Lemon Line.
La fragrance wheel è, in realtà, un metodo abbastanza vecchio per categorizzare i profumi: non tiene conto di molte sfumature nuove che, da sottogruppo, con il tempo, sono diventate proprio una cosa a parte. Una tra tutte è la mia preferita nonché una delle più bistrattate dai puristi: la nota gourmand.
E a chi l’abbiniamo secondo voi?
• GOURMAND NOTES (note gourmand): Laurie
«I’m glad Laurie seems so happy and busy, that he has given up smoking and lets his hair grow (…) – Only don’t make a saint of him. I’m afraid I couldn’t like him without a spice of human naughtiness.»
Sognatore sensibile, ricco e pigro, costante solo in amore – e nei sogni –, con un debole per la dolce vita e il crogiolarsi nei suoi mali: Laurie è un po’ quello che, nel gergo millennial, verrebbe chiamato «softboy»… Per fortuna ci pensa Amy, a dargli una svegliata: «it’s wicked to throw away so many good gifts because you can’t have the one you want».
Con tutti i suoi pregi e difetti eccolo quindi rappresentato dalle noti gourmand: dall’irresistibilmente dolce al lascivo e decadente, dal cioccolato al whisky.
Il suo profumo è Christian Dior Fève Délicieuse (Francois Demachy).
Il bello di questo profumo è come matura. Ti seduce in modo un po’ scanzonato, percepisci che è dolce, ma non capisci come e se ti piace la cosa. Prima che tu possa rendertene conto arrivano però le ciliegie maraschino e la fava tonka, ti fanno l’occhiolino e ti portano per mano verso un letto avvolgente di sandalo e vaniglia.
Altri consigli: Montale Chocolate Greedy, Mazzolari Lui, Tiziana Terenzi Al Contrario.