Il Natale in un flacone: cinque profumi e cinque ricordi che rievocano l’atmosfera delle feste

Ho meditato a lungo su come scrivere un articolo sui profumi che rievocassero il Natale. Non un Natale generico, ma un Natale che potesse rispecchiare una sorta di memoria collettiva, allo stesso tempo vero e anche personale.

Quando pensiamo al Natale subito ci vengono in mente i panettoni e i pandori, il vischio, la neve, i biscotti allo zenzero e le arance… Potrei continuare all’infinito a citare i tipici odori del periodo, ma la realtà è che il Natale è qualcosa di personale per ognuno di noi.

La via dove lavoro si chiama via Vittoria, ed è la via delle profumerie artistiche di Roma. Per me questo Natale è stato soprattutto questa via, addobbata dalle luci e profumatissima, per via delle sette profumerie che qui trovano dimora. Per noi addetti alle vendite si tratta di un periodo particolarmente stressante e per questo, spesso, nei profumi che vendiamo ritroviamo una serenità che soltanto i ricordi olfattivi legati al nostro trascorso possono regalare. E per questo ho deciso di chiedere ad alcuni dei miei colleghi, quale fosse il profumo che più associano a un loro personale ricordo.

Collage di Eleonora Cargnel per MUSA

Ecco a voi quindi una lista di profumi che rappresentano il Natale dei «profumieri» della cosiddetta via dei profumi: via Vittoria a Roma.

• Dario: Coupe de grace di Hervè Gambs
Dario è un mio collega, un animo buono e complesso, amante del fumo della pipa e dell’odore di tabacco. Adora i cappotti in tweed, la musica ambient e l’estetica v a p o r w a v e, ha una cultura infinita e vive di piccoli piaceri, come quello di comprare una bella carta da parati per arredare la sua stanza e bere il tè alla cannella con il latte.

Quando gli ho chiesto quale fosse il profumo che più rievoca il Natale per lui mi ha risposto Coup de Grace di Herve Gambs. Coupe de Grace è una polverosissima rosa romantica, con note molto affumicate e alcoliche nel cuore, e una puntina di zafferano.

Questo profumo gli ricorda la credenza impolverata dove il nonno teneva le grappe invecchiate, che veniva aperta solamente il giorno di Natale. Ed effettivamente Coupe de Grace è una miscela che rievoca sentori polverosi e alcolici, fumosi e soffusi… come un lontano ricordo olfattivo natalizio d’infanzia.

• Ottaviano: Eleventh hour di Byredo
Anche Ottaviano è un mio collega, una persona dotata d’infinita pazienza, che ama far contenti tutti i clienti e conoscerli davvero. Super carismatico, bravissimo nelle imitazioni e amante del bello, dei gioielli e delle pietre preziose.

Il profumo che più rappresenta il Natale per lui è Eleventh hour: una fragranza dall’apertura leggermente pepata, ammorbidita dalla nota del fico e addolcita dai semi di carote, resa alcolica dal rum e dalla fava tonka. Eleventh hour si chiama così perché rappresenta l’undicesima ora, l’ultimo profumo sulla faccia della terra, la fragranza definitiva.

Questa fragranza, che ha come ingrediente principale il fico, gli ricorda le crocette di fichi secchi calabresi: un piatto tipico della regione da cui proviene, una ricetta molto antica della tradizione che ogni Natale preparava con la sua famiglia.

• Antonio: Patchouli 24 di Le labo
Antonio è uno dei profumieri di via Vittoria e lavora da Le labo. Rispecchia esattamente l’estetica e i valori del brand: capelli ricci e arruffati, ama l’hip hop e la storia delle sneakers, è sempre positivo ed estremamente pacato. Il suo approccio con i clienti è young & cool, e il suo savoir faire è sempre super rilassato e amichevole. Accoglie i clienti all’interno del negozio come se stesse invitando amici di una vita a casa sua.

Per Antonio, il profumo che sa di Natale è Patchouli 24 di Le labo. L’aroma di questa fragranza è di sottobosco profondo e secco, ammuffito da note affumicate e reso sensuale da una piccola nota di vaniglia. È molto intimo e sensuale, afrodisiaco e provocatorio.

È un profumo che Antonio associa all’odore del caminetto, quando si passavano le festività natalizie con il nonno e intorno al fuoco si radunavano diverse generazioni. Riunirsi attorno al fuoco diventava centrale per rallegrare la grande ricorrenza, con i ciocchi ardenti e la luminosità delle fiamme, dove si tramandavano storie e racconti di ogni tipo.

• Giada: Bois Datchaï di Maison Crivelli
Giada è una mia collega ed è la più giovane di tutti. Ha vissuto per anni a Londra ed è una bambolina super graziosa e dolcissima.

Il profumo che per lei rappresenta il Natale è Bois Datchai di Maison Crivelli. S’ispira alla degustazione di un tè speziato con frutti di bosco, nel cuore di una foresta primitiva. È pungente e affumicato: contrasto che viene creato dalle more e dal ribes in contrapposizione a note fumè e legnose, ma fredde. Come un pezzo di legno a contatto con la neve gelata. È una passeggiata in un bosco di montagna, con cortecce speziate, bacche selvatiche e rovi aciduli.

È il ricordo di Giada delle feste natalizie passate in montagna, sorseggiando una tazza di tè in baita e facendo lunghe passeggiate nei boschi con sua sorella.

• Miriam: Caterina di Allegro Parfum
In conclusione, vi descrivo il mio ricordo olfattivo del Natale. Il profumo che più rievoca in me l’atmosfera natalizia è Caterina di Allegro Perfume. È una fragranza che vuole odorare di un maglione lavorato ai ferri, di lana intrecciata. Si apre con note dolci e carezzevoli di latte e note fruttate, per poi evolvere in un cuore di iris e gelsomino che la rende leggermente secca e polverosa, come i fili della lana.

Mi ricorda i Natali nella casa in campagna sulle colline del Monferrato, trascorsi insieme da nonna Salvina, che per l’occasione preparava maglioni e cappellini di lana per ogni membro della mia famiglia, mentre mio nonno tesseva coperte di lana con il telaio, fumando MS. Sa di lana mista a polvere: lo stesso odore che sentivo tutti i Natali, andando a frugare tra i cassetti e gli armadi di nonna, in cerca di qualche capo da «rubare».

Per me il Natale è l’odore della lana e della polvere, degli avanzi di stoffa con cui nonna Salvina faceva le ciabatte, della macchina da cucire Singer leggermente arrugginita, dei sacchetti di lavanda e pomander all’interno dei cassetti.

È una fragranza nata nel segno dell’amore, per volere del fondatore del marchio Giuseppe Allegro e in onore del profondo legame con sua madre. È avvolgente e piena di sentimenti, capace di far sognare e tornare bambini… per me come l’abbraccio di una nonna e di un nonno, nel giorno di Natale.

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