Certe giornate sono più complicate di altre e non c’è molto altro da fare se non fermarsi e provare a respirare profondamente, tenendo ben presenti le cose più importanti, per cui siamo grati di esistere.
Questo post non avrebbe dovuto essere qui oggi e invece, proprio perché abbiamo deciso di regalarci una piccola pausa, eccolo qui. È dedicato a tutte le persone che hanno avuto una giornata particolarmente difficile, a Laura Savina che ha creato questa splendida grafica per noi qualche mese fa e a chi crede nel fatto che un pensiero gentile possa generare un’ondata di energia positiva. Ne abbiamo bisogno.
Nel primo e ultimo post sui cristalli vi avevamo parlato dell’amazzonite, una delle nostre pietre preferite – tra le meno gettonate e chiacchierate in assoluto –, mentre stasera proseguiamo questa magica esplorazione presentandovi il celeberrimo quarzo rosa, considerato da secoli la pietra della fertilità e dell’amore.
Da sempre collegato al cuore, si dice che il quarzo rosa sia capace di rafforzare la capacità di amare, spingendo gli individui ad affrontare la vita con la mente aperta e con generosità, regalando calma e serenità.
Come tutti i cristalli, è in grado di incanalare e liberare energia riconnettendoci, che ci piaccia o no, alla materia di cui è fatto il mondo in cui viviamo. L’azione che esercita deve essere accompagnata da un impegno consapevole in direzione di una comprensione profonda delle nostre difficoltà e paure, ma i concetti a cui è collegato – pace interiore, armonia e amore puro – sono di per sé un balsamo e una carezza.
C’è chi consiglia di avvicinarlo al cuore durante la pratica di meditazione e chi invece suggerisce di tenerlo appoggiato sulla scrivania durante il giorno, o sul comodino durante la notte, perché tenerlo accanto aiuta a sviluppare empatia, libera dalle preoccupazioni, ci permette di comprendere i nostri bisogni reali. Perlomeno ci possiamo provare.