Quando ho preso la decisione di non applicare più le extension e di non stirare più chimicamente i miei capelli, pian piano ho visto crescere una chioma sconosciuta e indefinita… non ci potevo credere!
Da lisci i miei capelli arrivavano fino alle spalle e anche per questo ho scelto di evitare un taglio drastico (più comunemente detto big chop), eliminando soltanto la parte più rovinata dalle stirature.
Ho optato per la cosiddetta transizione, perché non ho avuto il coraggio di affrontare un cambiamento troppo drastico tutto in una volta. Quindi ho lasciato crescere i capelli, tagliando uno o due centimetri ogni due o tre mesi. Il processo è stato molto lungo… in tutto è durato circa un anno e mezzo.
E non sempre è stato facile: mi sono ritrovata con una chioma difficile da maneggiare, fittissima e fragile al contempo. I miei capelli erano totalmente diversi da quelli che ero abituata a vedere e apprezzare (perché molto più facili da gestire!) e diversi da come immaginavo. Ero convinta di avere una tipologia totalmente diversa da quella che ho scoperto di avere in realtà!
Piccolo intermezzo per approfondire. Le diverse tipologie di capelli di capelli che esistono al mondo sono:
• lisci (tipologia 1)
• mossi (tipologia 2)
• ricci (tipologia 3)
• riccissimi (tipologia 4) – suddivisi in curly, coily e kinky.
Per intenderci, con qualche riferimento televisivo: Nina Palmieri, Roberta Rei e Veronica Ruggeri (le tre conduttrici ricce delle Iene) hanno una tipologia di capelli curly tra 3A e 3B, mentre la velina Mikaela Neaze Silva ha capelli coily tra 3C e 4A.
(Vorrei anche aggiungere che per me è stata una gioia vedere queste conduttrici e questa ballerina in TV con i capelli ricci naturali! Le ragazze più giovani di me sono fortunate ad avere un minimo di rappresentanza in una società ancora molto chiusa).
Ma torniamo alla mia transizione: provate a pensare al disagio di avere dei capelli kinky (afro), forti e molto crespi dalla radice fino a metà filo capillare e un capello liscio, sfibrato e rovinatissimo, dall’altra metà in giù.
Per di più, convinta di avere un capello riccio coily 3C, ho scoperto di avere un kinky 4A/4B (già perché possiamo anche avere più di una tipologia di capelli sulla stessa testa!) – più comunemente detto afro.
È stato molto difficile constatare che le aspettative che avevo sul mio aspetto erano infondate. Fra le mille ricerche condotte per superare questo shock – e per capire come gestire la mia chioma –, con tanta determinazione e perseveranza, oggi però posso finalmente dire che una volta imparati alcuni concetti è tutto più semplice!
Personalmente ho imparato ad accettare i miei capelli proprio nella difficoltà, grazie all’impegno che ho dovuto mettere per capire (e trattare) questa chioma da zero. Da autodidatta posso dire ora di saper trattare e tagliare tutte le tipologie, facendo consulenze specifiche. So bene che può sembrare una sciocchezza, ma anche se siamo nel 2021 vi assicuro che in molte città italiane si fa moltissima fatica a trovare professionisti che sanno quel che fanno.
L’importante, per chi comincia una battaglia come questa è impegnarsi, lottare con le unghie e con i denti, senza mai lasciarsi sopraffare dallo sconforto, né cedere alla tentazione di regredire dopo gli sforzi fatti.
Vorrei dare un consiglio alle ragazze che stanno affrontando questa sfida: non prestate attenzione alla persone che danno opinioni non richieste, a quelle che vi dicono «stavi meglio prima!» o che addirittura si prendono gioco di voi con nomignoli infelici. So che fa male (a me ne ha fatto tanto) ma solo voi sapete cosa vi fa sentire meglio!
Accettando i miei capelli io ho accettato tutto: il passato, il presente e il futuro.
Accettando i vostri capelli vi accetterete al 100% e capirete che la battaglia con voi stesse è finita. Ma continuerete a lottare contro l’ignoranza. Sarete più sicure di voi stesse e nulla potrà più scalfirvi. Sarete più fiere e orgogliose e porterete fierezza e orgoglio sempre con voi.