Intervista a Claudia Maddaluno: founder di Velvet Vintage e infinita fonte d’ispirazione

Claudia ci ha conquistate immediatamente, con la sua eleganza e per il suo stile unico. Quando ci siamo conosciute di persona è stato naturale pensare di fare qualcosa insieme. Ne è nata una deliziosa video-rubrica (Get Ready With MUSA) con cui ci racconta ogni mese la sua visione del mondo e il suo personale concetto di bellezza, anche attraverso una meravigliosa selezione di abiti vintage, che trovate in vendita nel suo shop online.

Con questa intervista ve la presentiamo meglio e siamo certe che vi farà innamorare.

• Ciao Claudia, è un piacere ritrovarti (anche) qui. Vuoi salutare i nostri lettori
presentandoti? Ci fai un breve identikit di Claudia Maddaluno?

Ciao! Sono Claudia, Scorpione ascendente Bilancia. Vengo da Napoli, ma sopravvivo a Milano, provando a colmare la mancanza del mare con un piatto di spaghetti alle vongole una volta alla settimana (almeno).
 
• Mi sembra una saggia idea! Raccontaci un po’ della tua storia e del tuo background…
Ora dirò la cosa che più di tutte manda mia madre ai matti e cioè che il percorso di
studi che ho fatto non c’entra praticamente quasi nulla con quello che faccio ora (sorride). Ho fatto studi classici, preso una laurea in Lettere e un’altra in Storia ma, spoiler: non ho mai fatto l’insegnante. (Sorry mama… magari in un’altra vita divento prof)!
 
• Quando e come è nata la tua passione per la moda e per il vintage?
Il fascino per il mondo della moda credo di avercelo avuto sempre, o almeno da quando ho una «coscienza estetica», diciamo così. Poi, negli anni, al fascino si è unita un’attenzione più consapevole, nutrita dalle riviste, dalle sfilate e poi da tutto l’universo digital. Quanto al vintage, invece, è probabile che sia nato tutto ascoltando i racconti dei miei zii che negli anni ‘80 scoprivano meraviglie scavando a piene mani nelle famose «balle delle pezze americane» a Resina (mercato culto di Napoli), per poi rivenderle nel loro primo negozietto vintage a Pozzuoli.

• In che modo questa passione si è trasformata in Velvet Vintage? Come è cominciato e si è poi sviluppato il tuo progetto? Vogliamo sapere tutto! Dal perché hai scelto questo nome alle tappe principali della sua evoluzione…
Velvet è nato per caso dieci anni fa. Erano gli anni di Depop e anche quelli in cui accumulavo quantità ingiustificate di vestiti. Per cui lì, insieme ad altri due amici, mettevamo in vendita cose che non usavamo più. Poi ci siamo accorti che da quel gioco poteva nascere qualcosa di più, acquistando capi da rivendere in piattaforma ma anche in giro per i mercatini della Campania.
 
Per non tirarla lunghissima, i miei due amici di lì a poco hanno dovuto lasciare Napoli ma, nonostante fossi rimasta da sola, ho deciso di non mollare e – anzi! – di far diventare Velvet una mia «sfida personale». Così sono andata avanti fino a sbarcare sul marketplace di Asos e poi, due anni fa, alla nascita del mio shop online, che è lo specchio in cui rifletto tutto quello che sono.
 
Il nome, Velvet Vintage, viene dai Velvet Underground (ma questa è un’altra storia).
 
• Che un giorno sicuramente ci dovrai raccontare… Invece vuoi dirci in che modo fai ricerca?
Dal 2013 a oggi, Velvet è cresciuto con me ed è cambiato insieme a me. Questo vuol dire che la ricerca che facevo dieci anni fa era totalmente diversa da quella che faccio ora. Ma una costante c’è sempre: ciascun pezzo selezionato è un pezzo che mi deve rappresentare al 100% e che io per prima indosserei e/o vorrei nel mio armadio.

• Questa è una garanzia… Sai quanto amiamo tanto il tuo stile. E a questo proposito, vorremmo sapere quali sono i tuoi must-have del momento?
Grazie! Il mio must-have – ora e per sempre – è il blazer. A lui ho giurato il mio amore eterno.

• Parliamo di bellezza. Cosa c’è nel tuo beauty case? Raccontaci quali sono i tuoi
prodotti del cuore…

Ho una daily routine molto basic in questo senso. La mia formula è: pochi prodotti X pochi step / costanza. Tra quelli che amo di più sono ci sono i sieri, le maschere viso e i patch occhi.
 
Il make-up che mi rappresenta meglio è quello naturale ma con un twist un po’ glowy: uso un fondotinta in crema molto leggero, che però mi dà quel finish luminoso di cui ho bisogno, do qualche accento di colore col blush, poi mascara e – immancabile, per me che le ho abbastanza folte – il gel per le sopracciglia.
 
• Passiamo ai profumi, gli invisibili protagonisti di un grande look: quali sono le tue
fragranze preferite?

Impazzisco per il profumo del gelsomino, ma fino ad ora non ho mai trovato una fragranza che mi soddisfi… Mi aiutate voi?
 
• Certo! Ci mettiamo subito alla ricerca! Chi sono invece le tue muse? Icone di stile e/o donne fantastiche che ti è capitato di incontrare nella vita?
Ti direi mia nonna e mia madre: i miei due esempi più vicini e tangibili di forze della natura a cui ispirarsi. Per le icone di stile, avrei un po’ di nomi che vengono dagli anni ‘90 più che altro, perché sono quelle con cui sono cresciuta: Julia Roberts, Lady D, Winona Ryder, Sade…

• Sempre a questo proposito: hai qualche profilo Instagram o TikTok che ti piace particolarmente e che ci vuoi segnalare?
Una miriade, ma mi pongo dei limiti e vi segnalo: Melissa Bon (@melissabon), Danielle Copperman Sersoub (@dcopperman), Lara Violetta (@laravioletta), Viola Push (@violapush), Pauline (@pauluschkaa).
 
• Quali sono le tue passioni, oltre al vintage?
Ho la fortuna e il privilegio di fare ciò che mi piace, per cui passioni e lavoro nel mio caso coincidono. Oltre al vintage, lavoro nel mondo della musica (che è l’altro mio grande amore): curo la linea editoriale di DLSO, in cui ho messo radici quasi dieci anni fa, e sono smm per un editore musicale.
 
• Passiamo al cinema: se ti chiedessimo di citare un film che si distingue per i costumi iconici, cosa ti viene in mente?
E qui ritornano gli anni ‘90 mi sa, quindi ti dico: Pretty Woman, Pulp Fiction, Clueless – Ragazze a Beverly Hills.
 
• Mi fai sognareee! E ora ho una domanda difficile: cinque canzoni per la playlist della tua vita.
Questa mi fa venire da ridere, perché mi capita spesso di farla agli artisti che intervisto e ora che mi trovo dall’altro lato della barricata mi rendo conto che è una domanda veramente infame (ride).

Comunque, ci provo:
Frank Ocean – Thinkin Bout You
Tyler, the Creator – EARFQUAKE
Rosalía – Hentai
Devendra Banhart – Baby
Giovanni Truppi – Scomparire
 
• Prima di salutarci: quali sorprese ci dobbiamo aspettare da te per il futuro?
Il 2023 è stato un anno molto impegnativo per me e ora vorrei godermi ancora qualche giorno di riposo, prima di buttarmi a capofitto nelle nuove selezioni e nei progetti che mi attendono per il 2024. Con la mente un po’ più sgombra, tra un panettone e l’altro, ho iniziato a studiare i look per il nuovo episodio della mia newsletter, dove una volta al mese chiacchiero dei nuovi trend, applicandoli al vintage, e consiglio un po’ di outfit carini. La verità è che non mi fermo mai per davvero… Neppure in vacanza. A proposito: che mercato c’è oggi?

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