FLEABAG. Ok, mmmh… Come posso iniziare a descrivere Fleabag?
È lecito dire «la serie tv più bella di sempre»? Too much?
Ok, allora proviamo con «la serie tv migliore dell’universo»!
Ok, still too much.
Magari potrebbe andar bene qualcosa come «la serie che vi terrà incollate allo schermo fin dal primo istante, facendo leva su tutto lo spettro delle emozioni umane e facendovi sentire un po’ meno “sbagliate”, rispetto ad alcune scelte che potete aver fatto nel corso della vita»?
Molto meglio. Sì.
Per me a dire il vero è anche, di nuovo, il pretesto per parlare di make-up e questa volta, in particolare, di rossetto. Rossetto rosso. Iconico e intramontabile, come quello che indossa lei: Fleabag (la magistrale Phoebe Waller-Bridge) protagonista della serie tv più bella di sempre (ops!).
Fleabag (sacco di pulci) probabilmente è il suo nome. Dico «probabilmente» perché che non ci è dato sapere come si chiami davvero, ma sembra proprio che questo sia l’appellativo che lei stessa utilizza per sé (dice già molto sul soggetto, no?).
Fleabag vive a Londra e ha, nell’ordine: una famiglia disfunzionale, un rapporto bizzarro con gli uomini – alterna il sadismo (riservato a un fidanzato tira e molla) a un totale distacco nei confronti degli altri partner sessuali –, un caffè che gestisce insieme alla migliore amica (ossessionata dai porcellini d’india) e un profondo e indistruttibile sarcasmo. Già questo basterebbe per amarla alla follia, ma quel che la rende irresistibile è il suo dialogo con la cinepresa, attraverso la quale si rivolge a noi spettatori: unici custodi di tutti i suoi segreti.
Dal punto di vista estetico è una classica donna londinese à la Mulberry, curata quel poco che basta per essere alla moda, ma totalmente effortless e naturale. Così risulta anche il suo make-up per tutta la durata delle due stagioni: bareface, assenza quasi totale di fondotinta e correttore, un velo di mascara e l’immancabile rossetto rosso, appunto.
Ed è proprio su questo che ci vogliamo focalizzare oggi: rossetto rosso.
Non conosco una donna che almeno una volta nella vita non abbia abbia ceduto alla tentazione di acquistare un rossetto rosso, peccato che spesso e volentieri rimanga lì nella trousse o venga archiviato come «make-up da occasione», perché magari può sembrare un colore troppo azzardato o perché lo etichettiamo nel genere pin-up e quindi gli diamo una connotazione più maliziosa.
Ma il rossetto rosso ha molte interessanti declinazione a seconda di come lo si indossa… Quindi vi proponiamo tre approcci differenti:
• Il «classico rosso»
Che sia il famoso Ruby Woo di MAC o il 104 di Chanel, è essenziale investire in un rosso freddo, che quindi contenga dei toni più bluastri e non caldi.
Questo perché sta bene a tutte indistintamente, a prescindere dal tono della vostra pelle, ma soprattutto perché non contrasterà con un altro importante punto focale della vostra bocca: i denti. Tutte le dentature tendono lievemente al giallo e il cold undertone del rossetto aiuterà a non enfatizzare questo dettaglio.
Beauty tip: di solito con il rossetto rosso c’è bisogno della matita, perché è molto evidente qualsiasi tipo di errore e questa aiuta a mantenerlo «nei ranghi». Un passe-partout per qualsiasi tipo di rosso è la Cherry di MAC: tenetela sempre appuntita e disegnate un contorno molto leggero, evitando di andare troppo oltre il confine delle vostre labbra (non è un nude tone e si vedrebbe tantissimo!).
Beauty trick: per applicare il rossetto in maniera precisa, senza pennellino:
1. Inclinate la testa nel verso opposto rispetto al lato che state disegnando.
2. Appoggiate la punta del rossetto su una delle punte dell’arco di cupido.
3. Riempite con un movimento delicato verso l’angolo della bocca.
• Il rosso sfumato – per un look «da tutti i giorni»
Volete indossare con nonchalance il vostro red lipstick anche durante l’orario d’ufficio? Qua ci possiamo sbizzarrire con i sottotoni, perché tanto potremo sfumarlo e diluirlo, per renderlo meno impattante.
a) Se avete una carnagione olivastra scegliete il corallo (430 di Dolce e Gabbana) su di voi avrà un effetto pazzesco. Se le vostre labbra sono un po’ più sottili cercate una texture più shimmer e cremosa, che le renderà più plump e illuminerà il viso.
b) Se invece avete una carnagione chiara perché non optare per un rosso più scuro come il Behind the Bleachers di Wet n wild? Il finish è soft mat, ma applicando uno strato leggero e sfumato vi darà un risultato molto naturale, specialmente dopo qualche ora, quando si sarà settato, come se fosse la pigmentazione delle vostre labbra.
Qual è il trucco per sfumarlo? Usare l’anulare, se siete di corsa! Ne applicate un pochino al centro e poi lo picchiettate sul resto delle labbra. Se invece avete un po’ più di tempo da dedicare al vostro make-up potete stenderlo e poi con un cotton fioc lavorare di sfumatura sul contorno per renderlo meno definito e più francese… alla Jeanne Damas.
• Il rosso vynil – per «una serata speciale»
Volete davvero osare? Sentirvi un po’ Dita Von Teese?
Allora ai passaggi descritti per il look classico aggiungete un coat di gloss, come l’intramontabile LipGlass di MAC, potete picchiettarlo con il dito oppure applicarlo con un pennellino. Vi sconsiglio di usarlo direttamente dalla confezione, perché potreste portare via il pigmento rosso appena applicato.
In questo caso è meglio avere come base un rossetto rosso molto corposo e dal finish molto mat. Evitate tutti i lipstick cremosi e molto shimmer, potrebbero scivolare o unirsi al gloss a fare una «pappetta».
Beauty tip: per tenerlo al proprio posto, oltre alla matita, potete applicare una linea molto leggera di cipria intorno al contorno delle labbra con un pennello a punta molto piccolo: farà da barriera e impedirà che il rossetto si sbavi.
E ora un’altra fatidica domanda: come gestiamo il resto del viso?
Anche qui, esistono numerosi approcci e, in realtà, dipende anche molto dai vostri lineamenti e dalle vostre abitudini.
Viso: se siete ancora neofite vi consiglio una base molto naturale… ma occhio! Correggete sempre le discromie (capillari, cicatrici dei brufoletti, piccoli rossori localizzati, ecc.) perché il colore saturo sulle labbra potrebbe evidenziarli. Infatti è come se il nostro cervello riconoscesse automaticamente le fonti cromatiche simili e le associasse.
Occhi: a questo proposito io sono una sostenitrice della naturalezza quando vogliamo il focus sulle labbra, specialmente se usiamo l’opzione lucido, che già da solo è un bello statement. Una passata di mascara potrebbe già bastare, oppure un ombretto beige o tortora molto delicato, che richiami un po’ quel gusto vintage alla Rita Hayworth.
Se invece la vostra icona è Marylin, ma volete provare qualcosa di nuovo rispetto al solito eye-liner nero in gel, potete sfumare una linea molto fina lungo le ciglia per infoltirle, magari usando un ombretto antracite o marrone molto scuro applicato con un pennello piccolo a punta quadrata.
E il blush? Che sia sempre dello stesso sottotono del rossetto è imperativo, ma io preferisco comunque usare dei toni naturali, che siano più tendenti al beige che al rosa, soprattutto per evitare l’effetto «pastorella affannata».
Ricordate sempre che il rossetto rosso è, assieme al phard, il prodotto più antico nella storia del make-up. Non dobbiamo temerlo, ma dobbiamo plasmarlo secondo i nostri gusti, per far si che ci faccia sentire a nostro agio e che indossarlo ci dia quella scarica di confidence per far partire meglio la giornata (o la serata).
Pensate a Fleabag: il rossetto rosso per lei è un accessorio al pari di una it bag o di un paio di sandali con tacco… E anche questo è un incentivo a guardare la serie se non l’avete già fatto, su su (è su Amazon Prime!).
P.S.: la seconda stagione vi cambierà la vita. Credetemi!