CINEMA E MAKE-UP: dai film muti all’esordio del sonoro, le lezioni di trucco delle grandi dive

Il legame fra cinema e bellezza è da sempre oggetto di numerosi studi: i collegamenti con l’arte, la moda e la definizione di modelli di femminilità sono molteplici e, nel corso degli anni, sono diventati veri e propri punti di riferimento.

Indagare queste relazioni diventa stimolante e anche divertente, se proviamo a fare dei parallelismi con i tempi moderni, perché ancor più è confermata la teoria della ciclicità delle mode: tutto nasce, muore, per poi risorgere in nuovi cicli di trend.

Questo succede in particolare per moda e beauty, due pilastri della comunicazione cinematografica e della femminilità: per questo iniziamo oggi un percorso di analisi dei modelli di bellezza lanciati dal cinema e dei beauty secret utilizzati dalle più grandi attrici. Tutti spunti riutilizzabili anche oggi per ricreare make-up d’impatto e decisamene WOW ispirato alle dive degli anni ’20, ’30 e ‘40. Non ci credete?

Partiamo con le leggende del cinema muto, dai fatidici «Anni Ruggenti», quando il fermento artistico era alle stelle e la voglia di reinventarsi e ridefinirsi era diffusa equamente attraverso tutti gli strati socio-culturali. E proprio le protagoniste del grande schermo sono state fautrici di vere e proprie rivoluzioni che hanno segnato quegli anni e che finiscono ancora oggi direttamente nel nostro beauty case, con le dovute differenze del caso, soprattutto nella formulazione dei prodotti.

Se pensate al cinema muto, non possono non venirvi in mente due grandi nomi: Clara Bow e Marlene Dietrich. Due grandi dive che sono rimaste nell’immaginario collettivo come simbolo di sensualità ed eleganza. Ma, c’è da chiedersi, come sia riuscito il make-up a diventare determinante per questi due personaggi in un’epoca fatta di due sole sfumature, ovvero il bianco e il nero. La risposta sta proprio nella grandissima capacità del make-up di diventare strumento d’interpretazione, elemento fondamentale per caratterizzare personaggi (e persone), a prescindere dal colore.

Certo, è facilmente intuibile che quelle labbra «nere» nelle sequenze più drammatiche dei film da loro interpretati, altro non sono che bocche sapientemente dipinte di rosso, intenso, scuro, audace.

Grazie proprio all’uso sapiente del rossetto rosso, Clara Bow rese tutti gli uomini dipendenti dalle sue labbra e, di conseguenza, tutte le donne volevano somigliare a lei. Analizzando alcuni dei suoi film, è possibile riscontrare i vari cambiamenti che la star ha vissuto nel corso degli anni: agli esordi Clara sfoggia un look molto naturale, dove a farla da padrone sono le sopracciglia, con una forma orizzontale non molto sottile e non particolarmente definita. I capelli sono folti e scuri, e le accarezzano le spalle: un altro punto forte del suo beauty look.

Il cambiamento avviene con il successo del film Cosetta, datato 1927: l’aspetto di Clara è rivoluzionato. Lo sguardo languido sottolineato da un ombretto grigio scuro quasi nero e dal mascara applicato sia sulla rima cigliare superiore che inferiore. Come replicarlo? Per esempio con Very Mascara allungante, di We make-up, la cui texture ultra black contiene piccole fibre scure e a forma di fiore che aderiscono immediatamente dando più volume alle ciglia. Le sopracciglia sono ultra disegnate, sottili, come ora effettivamente non si usa più, ma perfettamente definite. Un aiuto per truccarle in modo perfetto anche a casa? HEY BROH di Espressoh che modella, definisce e fissa le sopracciglia per una durata all day.

Infine le labbra, piccole ma super delineate nella zona dell’arco di cupido, colorate di un rosso scuro, come nella più classica della tradizione Chanel, nella variante Rouge Allure 104 – Passion.

Piccola curiosità? Il suo make-up artist era Max Factor, il creatore delle sue labbra a cuore, copiate dalle dive e invidiate dalle donne comuni, che nel 1920 la volle come testimonial del suo lavoro.

Il link con Marlene Ditrich è proprio Mr Factor, che truccò anche lei. Tuttavia il suo allure è profondamente diverso, attualissimo, desiderabilissimo. Siamo negli anni in cui nelle pellicole fa capolino il sonoro: la bocca inizia ad assumere volumi diversi fuoriuscendo dai contorni naturali e ridefinendo nuove forme di bellezza. Quelle di Marlene sono delineate con una matita rosso scuro e un rossetto opaco impreziosito da un leggero tocco di gloss, come quello proposto da Mesauda, nella variante trasparente STAINLESS, che leviga, idrata e volumizza in un solo passaggio grazie ai preziosi attivi contenuti. Il focus sulle labbra fa emergere la luminosità della pelle dell’attrice e comunica uno charme indescrivibile esaltato ulteriormente dalla morbida chioma dorata.

Una curiosità su di lei? Era letteralmente ossessionata dal suo aspetto (e dagli specchi) e non perdeva occasione per ripassare il trucco in ogni momento della giornata. Insomma… una di noi!?

Si conclude questo primo appuntamento con il cinema e il make-up che proseguirà ancora, raccontando il passato e trasportandolo nel presente, per replicare i make-up più iconici delle grandi dive del passato e del presente, e scoprire il senso vero di un viso truccato per valorizzare. Alla prossima!

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