Occhio ai claim: dermatologicamente testato, non irritante e non sensibilizzante sono alcune tra le tante diciture che possiamo trovare sulla confezione di un prodotto cosmetico – ma che cosa significano e che valore hanno queste dichiarazioni?
Prima di rispondere a questa domanda è bene chiarire una regola generale: tutti i claim devono essere supportati da prove che ne diano testimonianza.
Dermatologicamente testato, non irritante e non sensibilizzante, per esempio, sono claim che riguardano un test specifico: il Patch Test.
Che cos’è un Patch Test?
• Si tratta di un test per valutare la tollerabilità cutanea di un prodotto cosmetico. Da regolamento 1223/2009 per lo sviluppo prodotto e la sua immissione in commercio non è obbligatorio, ma è sempre consigliabile.
• È un test «in vivo», ossia fatto su individui volontari che vengono opportunamente selezionati a seconda delle esigenze (e proprio per questa ragione ci sono alcuni aspetti etici da rispettare).
• Viene eseguito sotto la supervisione di un medico, che compie anche una valutazione della sicurezza a monte, per evitare reazioni spropositate o effetti irreversibili.
• Si effettua mettendo il prodotto da testare a contatto diretto della pelle, tramite un cerotto (patch), che va mantenuto per 24 o 48 ore.
Come vengono valutati i risultati?
In base a diversi parametri si ottiene lo «score clinico», ossia un punteggio che differenzia i livelli di reazione.
Nello specifico, viene valutato se:
• compare una reazione
• la reazione è lieve, moderata o grave
• compare un rossore (e di quale entità)
• compare ispessimento cutaneo
• compare edema
A seconda della classe di gravità della reazione e sommando i valori sopracitati si possono ottenere 4 risultati:
• Prodotto non irritante
• Prodotto lievemente irritante
• Prodotto moderatamente irritante
• Prodotto gravemente irritante
Se il prodotto è gravemente irritante ovviamente non viene messo in commercio.
Se il prodotto è moderatamente irritante (può accadere per esempio nel caso di prodotti per l’esfoliazione chimica, formulati per rimuovere superficialmente le cellule epiteliali, per i quali un’alterazione è prevista) si compiono ulteriori indagini con test «on use», per valutare se l’irritazione moderata viene contenuta con i giusti tempi di posa.
Se il prodotto è «non irritante» o «lievemente irritante» i risultati diventano claim.
In che modo?
- Sono dermatologicamente testati tutti i prodotti sottoposti al Patch Test.
- Sono clinicamente testati tutti i prodotti sui cui sono stati fatti anche test clinici che ne misurano l’efficacia o altre proprietà (non esclusivamente la sua tollerabilità cutanea).
- Sono non irritanti e non sensibilizzanti i prodotti che non hanno provocato irritazioni.
- Sono ben tollerati i prodotti non irritanti, ma anche quelli lievemente irritanti. Questo perché la categoria non irritante ha parametri molto severi: anche la variazione dello 0,01 nella somma dei valori di irritabilità è sufficiente per passare alla seconda categoria.
- Sono per pelli sensibili i prodotti testati con Patch test specifico per pelli sensibili.
Questi claim si trovano sia su prodotti leave-on – quindi che rimangono sulla nostra pelle – sia sui prodotti rinse-off, che vengono sciacquati via.
Alcuni claim sono tipici dei prodotti a risciacquo. Qualche esempio?
• «Sciacquare abbondantemente»: potrebbe voler dire che il risultato del Patch Test ha dato una lieve irritabilità. Poiché i patch per i prodotti a risciacquo vengono applicati sulla pelle e il prodotto è diluito in una certa percentuale d’acqua si fornisce questa indicazione per ridurre al minimo il rischio di irritabilità.
• «In caso di contatto con gli occhi sciacquare abbondantemente»: questa dicitura viene inserita perché sul prodotto non è stato compiuto il test oftalmologico (specifico per il contatto con gli occhi).
• «Oftalmologicamente testato»: test che garantisce anche una tollerabilità oculare.
Conosci altre diciture e claim che hanno bisogno di spiegazioni e di «traduzioni»? Scrivici e li analizzeremo insieme!