lunedì, 16.06.2025
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Dalla pubertà alla menopausa: come cambia la pelle in base alle fasi della vita

La pelle è lo specchio del tempo che passa, ma non si limita a raccontare la nostra età: riflette eventi stressogeni, cambiamenti interni, stati emotivi, ma soprattutto oscillazioni ormonali.

Dalla pubertà alla menopausa, ogni fase della vita femminile presenta una sua impronta cutanea, e per ognuna di esse esiste un modo specifico per prendersene cura. Ecco una carrellata delle “stagioni ormonali” a cui la pelle va incontro durante corso della vita.

PUBERTÀ E ADOLESCENZA
Il «debutto in società» dell’asse ormonale.
Con la pubertà, gli ormoni sessuali (in particolare gli androgeni, tipicamente maschili ma presenti anche nella donna, quali testosterone, DHEA-S e androstenedione) stimolano la produzione di sebo da parte dell’unità pilosebacea. Il risultato sarà pelle lucida soprattutto nella zona T (mento, naso, fronte), pori dilatati e una maggior predisposizione all’acne.
In questa fase la skincare consigliata per questo tipo di pelle prevede l’uso di detergenti e attivi dalle finalità esfolianti e sebo-normalizzanti (come acido salicilico, zinco, niacinamide) e la scelta di cosmetici e creme idratanti leggere, tendenzialmente oil-free.
*Bonus dermatologico:
In caso di acne severa, trattandosi di una vera e propria condizione infiammatoria cutanea, è opportuno rivolgersi a un dermatologo al fine di intraprendere un trattamento adeguato e scongiurare eventuali esiti cicatriziali.

ETÀ FERTILE
Un pendolo cutaneo del ciclo mestruale.
Tra i 20 e i 35 anni, la pelle è al suo massimo potenziale in termini di splendore: appare compatta, elastica, tonica e idratata, soprattutto nelle prime fasi del ciclo, quella follicolare (giorni 1-14) e ovulatoria, sotto il prevalente controllo degli estrogeni (estradiolo in primis), ormoni responsabili dell’effetto trofico sulla pelle. Tuttavia, durante la fase luteale e premestruale, a causa del picco di progesterone (associato a ritenzione idrica e un modesto effetto pro-infiammatorio) cresce la produzione di sebo, e la pelle può divenire più reattiva e infiammata.
La skincare consigliata quindi prevederà detersione, idratazione e fotoprotezione, ma con un focus speciale su trattamenti mirati per le fasi premestruali, come l’utilizzo di attivi a base di acido azelaico e lenitivi, come la centella asiatica. Sarà inoltre possibile inserire nella propria routine i primi attivi con proprietà antiage, dalle principali funzioni antiossidanti, come la vitamina C, l’acido ferulico, il retinolo se ben tollerato. Dai 25-30 anni in su, può essere presa in considerazione la biorivitalizzazione, un trattamento di medicina estetica che ha lo scopo di stimolare i fibroblasti a sintetizzare nuove componenti di matrice dermica, per una pelle elastica e compatta.
*Bonus dermatologico:
Alcuni squilibri ormonali, come quelli legati alla sindrome dell’ovaio policistico o all’insulino-resistenza, possono manifestarsi a livello cutaneo sotto forma di acne, specie a localizzazione mandibolare e con una particolare esacerbazione nella fase premestruale. Qualora il ciclo mestruale sia irregolare o si sia osservata la comparsa di altri sintomi o segni ormono-dipendenti come il diradamento dei capelli (alopecia androgenetica femminile) o l’irsutismo (crescita di peli in aree androgeno-dipendenti come viso, addome e torace) è consigliata una valutazione endocrinologica e dermatologica.

GRAVIDANZA 
La pelle parla ormonese
Durante la gravidanza, il picco di estrogeni dà la sua massima espressione a livello cutaneo e degli annessi: la pelle apparirà più luminosa e compatta, i capelli appariranno più lucidi e corposi. Nello stesso tempo, l’attività melanocitaria è alle stelle: in questa fase e nella fase post partum si può assistere alla comparsa di melasma e iperpigmentazioni post-infiammatorie.
La skincare consigliata prevederà formulazioni delicate, assolutamente prive di attivi potenzialmente controindicati (no ai retinoidi è all’acido salicilico, via libera all’acido azelaico) e ovviamente, fotoprotezione.
*Bonus dermatologico:
in corso di gravidanza si può assistere alla comparsa di condizioni dermatologiche specifiche come il pemfigoide gestationis e la PUPPP (Pruritic Orticarial Papules and Plaques of Pregnancy), che richiedono una gestione specialistica dermatologica mirata.

PERIMENOPAUSA E MENOPAUSA
La pelle cambia ritmo
Con il calo di estrogeni e progesterone, la pelle perde progressivamente acido ialuronico, collagene ed elastina, con conseguente riduzione di elasticità, idratazione e spessore. Complice la scarsa attività delle ghiandole sebacee, si fa xerotica, il massiccio facciale va incontro a un lieve riassorbimento osseo. Il tutto contribuisce alla comparsa di rughe e una riduzione della luminosità cutanea.
La skincare consigliata prevede prodotti dalle finalità emollienti e idratanti, come ceramidi, acido ialuronico, assieme a peptidi, antiossidanti e retinoidi per stimolare il turnover cellulare e la sintesi di componenti della matrice da parte dei fibroblasti. Utili risultano inoltre prodotti esfolianti e depigmentanti, come acidi AHA, acido tranexamico, acido kojico e arbutina – al fine di contrastare macchie senili e iperpigmentazioni legate alla fotoesposizione (evitabili con l’utilizzo della protezione solare a partire dalla giovane età!).
*Bonus dermatologico: la menopausa è una fase delicata, ma non deve essere vista come una resa della bellezza! Piuttosto come il raggiungimento di un nuovo equilibrio biologico che va accolto con cura, ascolto e trattamenti mirati di medicina estetica, utili ad accompagnare la pelle senza stravolgerla.

Non esiste una skincare giusta per sempre, perché la pelle cresce assieme a noi, si adatta e talvolta si ribella. Accogliere questo cambiamento e le sue «stagioni ormonali» con delicatezza e un pizzico di rigore scientifico è un gesto di cura e consapevolezza, un dialogo continuo tra biologia, emozioni e identità personale.

TESTO:

ILLUSTRAZIONE: