MELUDIUM 11: l’eau de parfum di BioEarth

Cominciamo il nuovo anno con la recensione di un profumo.

L’argomento ci interessa moltissimo e nel 2020 sarà uno di pilastri del magazine, con numerosi contenuti nuovi di zecca e contributor davvero speciali, che si affiancheranno al nostro naso (il poetico alchimista Roberto Dario), per affrontare il tema da tutti i punti di vista, indagandone le seduzioni e i misteri.

Ma torniamo a noi, senza perderci in chiacchiere, per dare a MELUDIUM 11 lo spazio che merita.

Siete pronte a scoprire i segreti del primo eu de parfum di casa BioEarth? Come tutte le fragranze che nascono da un amore appassionato, ha molto da raccontare.

foto di Violante Passadore per MUSA

Per introdurlo al meglio, lasciamo subito la parola ai founder dell’azienda, Sabrina e Paolo, che lo hanno desiderato intensamente e lo descrivono così: «Con questo profumo abbiamo voluto raccontare una storia lunga oltre vent’anni ed esprimere tutta la nostra esuberanza – oltre che la passione per l’arte e la natura –, trasformando le nostre emozioni in due preziosi respiri. Molto di questi profumi è raccontato dal nome stesso – MELUDIUM – che intende evocare la musicalità della natura e delle sue eccellenze. Racchiude in sé l’orgoglio per le nostre origini e affonda le sue radici odorose negli Apennini emiliani: terra eletta dove natura, musica, arte e operosità raggiungono le più elevate vette d’espressione».

Noi di MUSA abbiamo avuto il piacere di annusare e indossare la versione femminile di MELODIUM 11 (che naturalmente può essere indossata anche da un uomo ed è ineterscambiabile con la fragranza maschile, in base ai gusti e ai nasi di ognuno).

Partiamo con alcune informazioni tecniche che possono tornarvi utili: si tratta di un eau de Parfum e presenta quindi un’alta concentrazione di essenze (per chi non lo sapesse, i profumi sono classificati anche in base alla concentrazione delle essenze diluite nell’alcool etilico – il vettore principale dei profumi. Si parla del 3-5% per le acque profumate, dell’8-10 % per l’eau de Cologne, del 10-12% per l’eau de toilette e del 15-18% per l’eau de parfum).

Descrizione della piramide olfattiva:
Note di testa (prima percezione del profumo): fiori d’arancio, lampone, miele.
• Note di cuore (ovvero il tema del profumo stesso, che si avverte dopo un’ora circa dal primo spezzo): gelsomino, gardenia, tuberosa.
• Note di fondo (che accompagnano le note di cuore e hanno il compito di farle durare il più a lungo possibile): ambra, muschio bianco, legno di sandalo.

Nota bene: l’alcool contenuto in MELUDIUM è ricavato da cereali e melassa, di origine agricola 100%. Il packaging è realizzato con materiale compostabile e 100% reciclabile. Non contiene BHT (butilidrossitoluolo), un conservante e stabilizzante molto diffuso nei profumi – che alcuni considerano un ingrediente controverso.

Per raccontarvi l’emozione che ha suscitato in noi, abbiamo deciso di provare a fare un esercizio suggerito dal nostro Roberto Dario.

Dopo aver spruzzato MELUDIUM 11 sulla pelle – e atteso che si asciugasse l’alcol senza tamponare né strofinare! –, abbiamo lasciato decollare il profumo, che ha raggiunto le nostre narici rivelandoci i segreti e le fattezze. Abbiamo chiuso gli occhi e ci siamo concentrate per cercare di trovare le parole giuste per descriverlo (tenete presente che nulla è più personale della percezione di una fragranza: sarà sempre e per sempre legata non solo alle preferenze personali, ma anche ai ricordi e alle vicissitudini che definiscono la nostra vita).

Avvolgente come una carezza, ci ha catapultato nel passato fin dal primo spruzzo. Ci siamo ritrovate bambine con il naso affondato nel maglione della mamma, strette in un rassicurante abbraccio, profumato di pulito, dolce come zucchero caramellato, soffice come panna, tenero come il ricordo di una crostata alla frutta fatta in casa. La struttura del profumo si è svelata però con il passare dei minuti: ricca di sfumature, cangiante, quasi inafferrabile. A una delicata brezza fiorita primaverile, verde come un germoglio e quasi pungente, si è affiancata una nota fiorita molto più impertinente, inebriante e vellutata (si tratta chiaramente della gardenia, che vuol essere l’unica protagonista di questa fiaba) che lo ha reso sontuoso, elegante, piacevolmente cupo, vagamente notturno.

L’aspetto più interessante è che dopo averlo indossato, per molte ore persiste un interessante equilibrio tra il dolce e l’amaro – s’alternano l’euforia squillante di un’assolta mattina invernale e la vischiosa malinconia di un crepuscolo estivo. Forse è proprio questa la caratteristica vincente dell’accordo d’insieme: a turno si levano voci fiorite, legnose, ambrate e muschiate, che cantano sempre in perfetta armonia. È senz’altro un profumo importante, che si fa notare con una scia morbida, avvolgente e duratura: una melodia impossibile da dimenticare.

Se potete, annusate anche la versione maschile di MELUDIUM 11, più fresca e frizzante, di cui qui per completezza d’informazioni riportiamo la piramide olfattiva:
• Note di testa: pompelmo, menta, zenzero.
• Note di cuore: gelsomino, rosa, cannella.
• Note di fondo: incenso, patchouli, cuoio.

Se siete appassionate di profumi, infine, vi consigliamo di non perdere il nostro prezioso glossario, compilato con estrema cura da Roberto Dario.

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