Un libro è sempre un buona idea, da mettere sotto l’albero: dal romanzo fantastico alla biografia di una diva eccezionale, dal manuale di cucina vegana alle raccolte di racconti – per chi è sempre di corsa, ma non vuole rinunciare a una lettura coinvolgente – anche quest’anno nella nostra lista di consigli tutta al femminile (e molto irlandese) ce n’è per tutti i gusti.
Se vi manca qualche regalo da fare, correte in libreria!
• Intermezzo, Sally Rooney, Einaudi (2024)
Ritorno in grande spolvero per Sally Rooney, con un romanzo maturo e intenso. Peter e Ivan sono due fratelli radicalmente diversi che hanno appena perso il padre. Nel confrontarsi con il lutto riflettono sulle scelte fatte fin lì, s’innamorano, litigano e cercano di ritrovare un equilibrio. Commovente e brillante (come ci si aspetta da Rooney) dentro ci si trova molto dei nostri tempi: riflessioni sulle relazioni e le forme che hanno o dovrebbero avere, sulla classe, sulle aspirazioni personali, sul lavoro.
• La Vegetariana, Han Kang, Adelphi (2016)
Quest’anno Han Kang ha ricevuto il Nobel per la letteratura. Nel suo romanzo più famoso (anche vincitore del Man Booker Prize nel 2016), la scrittrice coreana racconta la storia di una donna che, in seguito a un sogno, rinuncia a mangiare la carne prima e tutti i derivati animali poi, fino a volersi nutrire solo di luce e ossigeno. Per stessa ammissione dell’autrice (qui un’intervista molto bella), La vegetariana si sviluppa intorno a un vuoto, a un non detto, che chi legge può liberamente interpretare. Narrato da più punti di vista – che non coincidono mai con quello della protagonista, Yeong-hye – è un libro fulminante, limpido e allo stesso tempo spiazzante. Con una prosa lieve, ma incredibilmente nitida (l’autrice dice di ricercare «un’intensità sobria») Kang affida alla lettrice un’incognita: la storia di una scelta e di una presa di posizione assoluta, che in qualche modo perseguita chi legge.
• Give it To me, La Rata, Corbaccio (2024)
Non la solita storia della musica al femminile. Attraversando tutti i generi, dal Blues al Rap, dalla Disco al Rock fino al Punk, Tania Salvador (La Rata), tattoo artist e illustratrice spagnola, realizza un’opera vivace, coloratissima e coinvolgente. Da Britney a Amy Winehouse, da Madonna a le Spice Girls, da Megan The Stallion a Aretha Franklin (tutte disegnate dall’autrice), questa storia della musica pop femminile racconta di donne irriverenti, provocatrici e combattive. Attraverso la musica parla di genere, corpi, orientamento sessuale, sessualità e femminismi.
• La donna che scriveva racconti, Lucia Berlin, Bollati Boringhieri (2016)
Se avete già letto questa raccolta (o se volete fare un doppio regalo), sempre per Bollati Boringhieri è appena uscito in libreria anche Una nuova Vita con tutti gli ultimi materiali inediti di una scrittrice che ha vissuto moltissime vite. Nata in Alaska nel 1936 e morta in California nel 2004, Berlin ha vissuto in 33 case; è stata insegnante, centralista e domestica, si è sposata tre volte e ha avuto quattro figli. Arguta e imprevedibile, in questa sua prima raccolta, Berlin scrive di sé e dei personaggi che incontra sulla sua strada, con una voce affascinante e limpida. Era solita dire: «Mi piace sentire che la vita va e questo è tutto ciò che accade: che la vita va». E infatti chi sceglie di leggerla rimane colpito proprio dall’intensità di questo suo vivere fluviale, che scorre indomito attraverso le sue pagine.
• La Variabile Rachel, Caroline O’Donoghe, NNE (2024)
Tra Sally Rooney, Dolly Alderton e Naosie Dolan (altri ottimi consigli libreschi se O’Donoghe l’avete già letta) La Variabile Rachel è una storia sul crescere e sui vent’anni: quel periodo della vita di ognuno di noi, per cui è facile provare un misto di nostalgia e imbarazzo. Rachel vive a Cork e studia all’università, ha un fidanzato mediamente noioso e lavora in una libreria del centro. Lì, poco prima di Natale, conosce James che da un giorno all’altro diventa il suo migliore amico (nonché coinquilino). Quando Rachel s’innamora del suo professore di letteratura, ma è James ad averci una relazione – e quando viene assunta dall’ignara moglie del professore per un lavoro mal pagato in editoria – la situazione diventa decisamente complicata da gestire. Una commedia degli equivoci per i giorni nostri, intelligente, accattivante e che riesce a scavare con delicatezza nell’animo dei suoi protagonisti. Una storia di amicizia totalizzante e anche d’indulgenza verso la gioventù e i propri errori. Perché, come dice la stessa O’Donoghe: «È normale compiere passi falsi, ma poi si cresce, si cambia e bisogna assolversi dai peccati di gioventù. E, in generale, essere più gentili con noi stesse».
• The Book of Love, Kelly Link, Mercurio (2024)
Tre adolescenti e uno strano personaggio chiamato Bowie ritornano in vita e hanno la possibilità di giocarsi questa chance: se vinceranno potranno rimanere sulla Terra, se perderanno dovranno tornare nel regno buio del multiforme e indecifrabile Bogomil. Aiutati da un ermetico professore di musica, Laura, Daniel e Mo dovranno risolvere il mistero del loro primo trapasso e fronteggiare un mondo magico e incomprensibile. Esordio romanzesco di Kelly Link (finalista del Pulizter con alcuni suoi racconti e, nel 2018, vincitrice della borsa di studio della Fondazione MacArthur, nota anche come «borsa di studio per geni») è un romanzo leggero e inquieto, divertente e lirico, che racconta mirabilmente l’esperienza caleidoscopica dell’amore e della perdita.
• Cher. Il memoir. Volume 1, Harper Collins (2024)
Per un’artista come Cher non era sufficiente un solo libro. Questo infatti – appena uscito in Italia e nel mondo – è solo la prima parte (la seconda è prevista per il 2025) di una storia scritta di suo pugno. 27 album, sette tour mondiali, 18 film, tre Golden Globe, un Oscar, un Emmy, un Grammy: in queste prime 600 pagine la cantante racconta la sua infanzia circondata da donne stupende (la madre, la sorella, le amiche della madre, le zie) e il fortissimo legame instaurato con loro; la relazione con Sonny e gli alti e i bassi dei suoi primi trent’anni. Una vita che ne contiene mille altre, la storia mirabolante di un’icona del nostro secolo, incantevole e stupefacente, un’attrice formidabile (anche se il libro si conclude nel 1981 quando ancora neanche lei lo sapeva), una cantante portentosa e anticonformista: un modello di coraggio, determinazione e perseveranza senza pari.
• Cattive Maestre, Maria Cafagna, Sperling e Kupfer (2024)
Da Ambra Angiolini a Paola Cortellesi, passando per Maria De Filippi e Ilary Blasy. In Cattive Maestre Maria Cafagna ricostruisce la storia delle donne televisive degli ultimi vent’anni, riflettendo sui modelli con cui siamo cresciute e sull’influenza che hanno avuto su di noi. Attraverso numerose interviste a esperte di diverse discipline (psicologhe, giornaliste, divulgatrici e scrittrici), e una minuziosa ricostruzione storico-politica, Cafagna realizza un saggio coinvolgente e illuminante che – senza giudizio – restituisce un’immagine chiara di quello che la televisione generalista è stata, e continua a essere, per la costruzione dell’identità femminile (e non solo).
• Scuola Vegetale, Carlotta Perego, Gribaudo (2024)
Carlotta Perego, su Instagram @cucinabotanica (1,2 milioni di follower), un’app per mangiare più vegetale creata con la dottoressa nutrizionista Silvia Goggi, altri tre libri di cucina all’attivo, un programma tv su Food Network e una recentissima comparsata a Uno Mattina, è stata una delle prime creator di cucina vegana in Italia. Questo suo ultimo libro raccoglie in una veste estremamente godibile, essenziale ma ricercata, tutte le sue ricette fondamentali e accompagna scettici e curiosi verso una cucina più vegetale. Dalle preparazioni base alle ricette della tradizione in chiave vegana, Perego è famosa per aver reso accessibile e entusiasmante una cucina che si pensava fosse composta principalmente da noiose insalate.
• Quando ormai era tardi, Claire Kegan, Einaudi (2024)
Una raccolta di tre racconti brevi per l’ultima autrice irlandese della lista (dopo Rooney e O’Donoghe). Un uomo che deve sposarsi torna in una casa vuota, una scrittrice selezionata per una residenza nella casa di Henrich Böll viene disturbata continuamente e una donna sposata cerca un amante per un weekend. Difficili da dimenticare, sono storie permeate da una sorta d’inquietudine e nostalgia, nonostante nello svolgersi prevalga un terribile sentimento di inevitabilità, scioccante eppure così evidente. Con una voce asciutta e affilatissima, Kegan crea dei mondi narrativi limpidi che – nonostante si leggano in poco più di un’ora – rimangono sospesi sopra le teste di chi li legge per molto di più.
• A quattro zampe, Miranda July, Feltrinelli (2024)
Il New York Times ha inserito questo libro tra i 10 migliori del 2024. Chi ama Miranda July (artista, scrittrice, autrice e regista straordinaria), non può perdersi un viaggio così selvaggio. Ma anche chi non l’ha in simpatia, questa volta, deve darle una chance. A quattro zampe è una storia coraggiosa, onesta e spiazzante, che vede la protagonista vivere un’avventura – strampalata, amara, commovente e spassosa – che la traghetta in una nuova fase della vita (i cinquant’anni), tutta da scoprire. Il piacere di lasciarsi sorprendere da quest’opera, pagina dopo pagina, non conosce eguali.