Intervista a Marta Cavallari: musa dello Shiatsu e della Medicina Tradizionale Cinese

Ho recentemente conosciuto Marta nel suo studio, perché in un momento di difficoltà (dal punto di vista emotivo) sentivo il bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo, un trattamento che in qualche modo potesse darmi un aiuto. L’ho fatto fidandomi di una delle mie più care amiche, che conosce e frequenta Marta da anni e – spoiler! – è stata un’esperienza molto intensa. Non sono ancora tornata per un secondo massaggio…. Forse non sono pronta o forse quel momento di difficoltà, per diverse ragioni, lo sto superando con altri mezzi (e con la mia luna in Capricorno). Ma sono felice di aver aperto la mia mente, di aver vinto un’iniziale reticenza e soprattutto di aver conosciuto una persona straordinaria, dal punto di vista umano e professionale, che oggi ho il piacere di presentarvi.

Ciao Marta, cominciamo con le presentazioni: raccontaci un po’ di te (e se puoi, visto che si siamo, dacci qualche indizio sul tuo tema natale)…
Ciao sono Marta, classe 1984, nata e cresciuta nella ridente Cusano Milanino – la «città giardino», come mia madre tiene a precisare: l’ultimo paese in provincia di Milano, prima della Brianza. Sono uno Scorpionaccio della seconda decade, con un ascendente in Vergine che salva le apparenze e una delicatissima Luna in Ariete, ma tutto il resto è in Sagittario…. praticamente il tema natale di un potenziale serial killer. In realtà sono un’operatrice Shiatsu, practitioner di Qi Gong e meditazione. Credo nella via dello Zen e amo far star meglio le persone attraverso un approccio multidisciplinare, che prevede la cura dell’individuo nella sua sfera fisica, psichica e spirituale.

Proseguiamo con una domanda fondamentale: che cos’è lo Shiatsu e quali sono i benefici che può portare nella vita di ciascuno di noi? 
Faccio una premessa: lo Shiatsu mi ha salvato la vita. Prima di darmi completamente alla spiritualità del monaco Zen, milanese e battitore libero con Partita Iva, lavoravo nel fantastico mondo della Finanza, e credo che lì ci sarei potuta morire. Troppo stress, troppo machismo, troppa poca etica, troppa poca considerazione dell’intelligenza emotiva e di quello che rende più belli gli esseri umani e le emozioni (come diceva il buon vecchio Lucio Battisti).

Per mantenere i nervi saldi, ormai 15 anni fa, ho provato lo Shiatsu. Non sapevo nemmeno cosa fosse e un po’ speravo anche mi strizzassero come un calzino. Invece no. Mi ha semplicemente cambiato la vita. 

Di che cosa si tratta?
È una disciplina giapponese, le cui radici sono da ricercare però nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Con il termine Shiatsu si indica un’insieme di trattamenti a manipolazione corporea che vanno a lavorare attraverso stretching, pressioni e digitopressione sulla mappa dei meridiani energetici (per intenderci: se collegate i puntini su cui lavora l’agopuntura, compariranno delle linee immaginarie sul corpo… ecco, quelli sono i meridiani). All’interno dei meridiani scorre la nostra energia vitale che, per svariati motivi, talvolta s’inceppa, si blocca, si accumula, straborda… È qui che lo Shiatsu interviene, riportando armonia e bilanciamento in tutto il complesso sistema di mente-corpo-spirito. 

È adatto a tutti?
Ognuno di noi è diverso. Ognuno di noi ha i suoi punti deboli e reagisce all’ambiente esterno in modi differenti. La medicina cinese indaga da più di 4.000 anni i modi di aiutare l’individuo a mantenere alto il proprio livello di energia, salute e longevità, attraverso lo studio delle disarmonie psichiche e fisiche che emergono in stati di disequilibrio (per esempio ansia e stress). Tutto questo avviene attraverso la manipolazione gentile sui meridiani. Ogni meridiano (quelli di base sono 12) è collegato a un organo o a un viscere, e ogni organo detiene e governa un’emozione. Facciamo un esempio: per la MTC, se soffri di gastrite il tuo problema è da imputare al meridiano di Stomaco. Se a livello fisico l’energia del meridiano è in equilibrio, garantisce la buona digestione e assimilazione dei nutrienti. A livello psichico, invece, mantiene la capacità di «digerire» e accogliere le cose che ci capitano, di assimilarle e lasciarle andare, mantenendo saldo il nostro centro. 

È facile intuire, a questo punto, che il principale beneficio dello Shiatsu è di ribilanciare le energie del corpo, togliendo i blocchi e ripristinando un buon livello di energia vitale. Più i blocchi vengono sciolti, più il corpo e la mente sono in grado di riacquistare il loro pieno funzionamento, donando benessere al corpo e calma alla mente. 

Dove ti sei formata per diventare operatrice? 
Nessuno lo sa, ma in realtà l’Italia è un’eccellenza per la disciplina dello Shiatsu. Dagli anni settanta a oggi, tantissimi sono stati gli scambi con Cina e Giappone per approfondire la tecnica e adattarla al meglio all’individuo occidentale e alla società moderna. Io ho studiato a Milano per avere la mia prima certificazione da Operatrice Shiatsu, presso l’Istituto di Ricerche e Terapie Energetiche IRTE, per poi continuare a Torino e integrare alla mia tecnica altri strumenti di MTC – come moxa e coppettazione. Dopo questi primi 5 anni ho seguito un corso sulla fisiologia della donna: sicuramente è l’universo che meglio conosco e che più mi affascina oltre ad essere una grande sostenitrice della sua indiscussa supremazia (sorride ndR). Per cui, ciclo, gravidanza, post gravidanza e tutte le meravigliose trasformazioni che noi donne affrontiamo nella vita, sono il mio fiore all’occhiello. Oggi studio Qi Gong con un corso di formazione oltreoceano. Nonostante non abbia sempre grande simpatia per gli Stati Uniti bisogna ammettere che la California è un pozzo di sapere, e una grande fonte d’ispirazione, per la sua capacità di trasmettere in maniera semplice e comprensibile concetti sottili e profondi, oltre che per integrare con l’approccio scientifico i saperi più antichi. 

Chi sono i tuoi maestri e punti di riferimento? 
Indubbiamente parto dal caposcuola Shizuto Masunaga – fondatore del metodo Masunaga, che è anche il primo che ho studiato. Uno psicoterapeuta che per primo, nel Giappone degli anni sessanta, è riuscito a raccontare, integrare e perfezionare le tecniche di MTC con il linguaggio più moderno della psicologia, permettendo sempre più facilmente di rapportare i disturbi dell’anima alle manifestazioni sul corpo.

Che cosa hai imparato da lui?
Tra le altre cose ho imparato che è fondamentale, nello scambio con il «ricevente», impostare un rapporto di apertura e di fiducia. Questo permette a lui di fidarsi e a me di mettere a disposizione del suo percorso gli strumenti più adatti per le sue esigenze. In un percorso di Shiatsu è fondamentale l’empatia che si genera tra operatore e ricevente, per affrontare insieme, e al meglio, un viaggio dentro se stessi, attraverso il corpo.

Qual è l’approccio della Medicina Tradizionale cinese alla salute e in che modo si differenzia dal nostro?
In generale, l’approccio cinese alla salute e al benessere è per me straordinario. La MTC non può essere definita come un’unica disciplina, perché parte dal presupposto che l’uomo sia parte integrante della natura; è sottoposto alle sue stesse leggi e il suo stato di benessere non può prescindere né dal contesto in cui è inserito, né dal suo stato psicoemotivo. La visione interessante e innovativa è proprio che l’essere umano viene considerato nella sua totalità di mente corpo e spirito, e che lo stato di benessere e salute è il risultato dell’armonico integrarsi di questi tre aspetti. 
 
Ci sono stili e filosofie diverse in quest’ambito? E come hai trovato la tua strada? 
Diciamo che qui potremmo aprire un capitolo e non chiuderlo mai più. Quello che mi sento di dire è sicuramente che per me è stata fondamentale la professionalità e l’altissimo grado di approfondimento delle scuole che ho frequentato. Ricordiamoci che ho l’ascendente in Vergine, una laurea in Finanza e due genitori brianzoli… se tutto quello che mi è stato insegnato non fosse stato più che logico, coerente, pratico e inattaccabile, probabilmente sarei ancora a vendere petrolio e navi di gas. E invece no. Anche perché lavorando sul corpo, il corpo risponde, le emozioni rispondono, il pensiero si trasforma. È sbalorditivo ed è quanto è successo a me: la trasformazione avviene e tu, giorno dopo giorno, sei diverso, più libero e più vicino alla tua vera essenza. È proprio così che ho trovato la mia strada.

Immagino sia necessario continuare a studiare e ad aggiornarsi anche in questo campo: come ti muovi da questo punto di vista? 
Mi muovo… hai usato il termine più appropriato. Non si smette mai di studiare e, personalmente, la curiosità e la ricerca di vedere sempre più in là sono le mie più grandi compagnie di vita. Credo profondamente nel lavoro sul corpo come strumento di consapevolezza e di crescita: negli ultimi due anni, per esempio, sto studiando per diventare insegnante di Qigong. Si tratta di una forma di meditazione in movimento, sempre di tradizione cinese, che permette di renderci autonomi nell’ascolto e nell’armonizzazione dell’energia del nostro sistema. Allenare la percezione, l’attenzione e la sensibilità sono le chiavi per un approccio gentile e profondo alla nostra crescita ed evoluzione.  

Che cosa dovrebbe aspettarsi una persona che si avvicina per la prima volta a un trattamento Shiatsu?
La prima seduta non si scorda mai! Generalmente non si è abituati a trattamenti profondi, si ha più confidenza con il massaggio o con l’attività fisica. Le sensazioni che provoca il trattamento sono invece molto più sottili, profonde e indubbiamente curiose. Lo Shiatsu di per sé lavora molto sul sistema nervoso e cerca di attivare il sistema parasimapico (uno stato di semi dormiveglia). Non deve essere mai doloroso e attraverso il ritmo della manipolazione vuole ricreare uno stato di rilassamento in cui le energie e i sottili processi alchemici del corpo fanno il proprio lavoro. Generalmente il primo incontro genera stupore e poi dipendenza… o paura! Sì, perché mano a mano che si continua con il percorso, il corpo, meglio della mente, inizia a comprendere le trasformazioni e a ristabilire la naturale capacità di autoguarigione e regolazione. Il trattamento diventa via via una sorta di boost per i processi interni. Un sostegno funzionale al corpo per riportarsi al completo stato di benessere e far uscire, nel tempo, disequilibri e meccanismi tossici che ne impediscono il perfetto funzionamento.

Medicina olistica, Medicina Tradizionale Cinese, agopuntura, Shiatsu: c’è molta confusione per chi non è preparato… Che cosa sono e come ci si orienta fra queste discipline in base alle proprie esigenze? 
Questa è una domanda per cui 7 anni in Tibet – con o senza Brad Pitt – non sarebbero sufficienti, ma ci provo e cerco di farla semplicissima:

• La Medicina Tradizionale Cinese utilizza diversi strumenti per la cura dell’individuo in base alla sua specifica situazione. Questi strumenti sono: agopuntura, moxa, coppettazione, fitoterapia, Qigong, Tuina/Shiatsu/massaggio. 

• Per medicina olistica (da olos, tutto) intendiamo ogni approccio medico che consideri l’essere umano come un insieme di corpo, mente e spirito. Per intenderci, la medicina moderna non ha decisamente un approccio olistico, ma separa e divide e questo potrebbe limitarne l’efficacia. L’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) in tempi non sospetti promuove da anni l’integrazione delle discipline olistiche nei protocolli della medicina moderna. Dichiara negli anni novanta un’altra cosa molto importante, ossia che lo stato di benessere e di salute non è esclusivamente lo stato di assenza di malattia, ma da un benessere inteso – appunto – da un punto di vista olistico.

Ci consigli qualche libro da leggere per chi vuole avvicinarsi alla filosofia olistica e allo Shiatsu?
I libri di MTC sono indubbiamente tra il tecnico e l’incomprensibile, per cui per un approccio più semplice e immediato preferisco suggerire quelli di Shiatsu e, nello specifico: Zen Shiatsu. La terapia Shiatsu secondo i principi dello zen, dei miei mitici Masunaga&Oashi.

Ma per renderci conto della poesia della scuola italiana di Shiatsu, con un’ottima integrazione della MTC suggerisco anche Diagnosi Shiatsu, del dolcissimo Franco Bottalo.

Per tutto quello che sono queste discipline, e per sentirle raccontate con un linguaggio lontano dalla tradizione, ma molto efficace, sincero e a tratti provocatorio, direi anche Yoga di Carrère, che forse meglio di chiunque riesce a raccontare molto bene cos’è la meditazione e come questo genere di discipline agiscano sul corpo e sulla mente.

Last but not least, per chi si sente più temerario: Le 101 nozioni chiave della medicina tradizionale cinese di Elisabeth Rochat de la Vallée, non particolarmente facile come lettura, ma indubbiamente uno dei libri che traduce al meglio la poesia del pensiero cinese.

Quali sono i testi che sono stati fondamentali per te? 
A parte tutti quelli sopra citati ce ne sono onestamente mille altri… e comunque non ti posso svelare tutti i miei segreti (sorride, ndR). Faccio una digressione all’adolescenza dove, credo, sia iniziato tutto, e quel tutto è iniziato con Il Tao della Fisica, consigliato infatti dall’insegnante di Fisica (una gran donna, che mi ha spalancato un portone mai visto prima in Brianza). Sono sempre stata un’appassionata di numeri e, lascio a voi scoprire perché. Nel taoismo – base del pensiero cinese – tutto e dico davvero tutto è spiegato attraverso una logica che non lascia troppo spazio all’interpretazione. Anzi, descrive come l’armonia dell’individuo sia da ricercare esclusivamente nelle leggi della natura e che tutto ciò che ci può far stare bene sia già dentro di noi… basta solo scoprirlo.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Vivere nella sesta dimensione (sorride, ndR)… Scherzo! Credo che mi ci vorrà un po’ più di tempo. Per ora mi accontento di continuare a studiare e a dedicarmi con grande impegno alla scoperta di tutti quegli strumenti di consapevolezza che ci possono permettere di stare bene con noi stessi e con gli altri, partendo sempre da ciò che abbiamo di più prezioso – che è il nostro corpo. Questo approccio credo sia anche, a un livello più ampio, una responsabilità e un’arma potentissima contro il narcisismo dilagante di questa società, che sempre di più ci educa a vivere proiettati nella nostra mente e in una realtà incentrata sull’individuo e non sulla collettività.

Un saggio consiglio da Holistic Buddy per superare il caldo insopportabile di questa estate e affrontare la vita con un sorriso? 
Tutto passa. Dopo l’estate c’è l’autunno e poi l’inverno… con i piumoni, il camino e le passeggiate sulla neve. Se fa caldo pensate al mare, al mojito e a mettere la crema solare. Se fa freddo, pensate a farvi una tisana allo zenzero e a portarvi un burrocacao per le labbra. Ma soprattutto, se volete farvi una sana risata, seguite il profilo del vostro Holistic Buddy… perché l’ironia, lei sì, ci salverà tutti!

Se siete incuriosite da questo universo, e siete dotat* di una piccola dose d’intelligente ironia, v’invitiamo a seguire Marta su Instagram: @yourholisticbuddy

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