Intervista a Elena Mariani: amica e musa che sa bene cosa le piace e cosa no

Elena è un’autrice tv (ma anche di podcast e long form che sfidano algoritmi e trend, vincendo a mani basse), oltre che una content creator specializzata in analisi di red carpet, cultura pop e macro tendenze estetiche.

La sua cifra stilistica nel tempo è diventata sempre più riconoscibile e molto amata, anche da chi scrive (se mi vedete ridere davanti a uno schermo – e non accade spesso – di solito è colpa o merito suo). Nata sotto il segno dei Pesci, tempi teatrali da professionista di alto livello e innata sagacia, riccioli neri perfetti (checché ne dica), pelle meravigliosa, stile invidiabile: è lei la nostra musa di oggi.



Ciao Elena! Vuoi raccontare chi sei ai lettori di MUSA?
Ciao, mi chiamo Elena, sono una ragazza Pesci e sono ossessionata da tutto quello che è cultura pop. Lavoro come autrice, principalmente di format video (per esempio show digitali o singoli video per canali YouTube…), ma firmo anche articoli e podcast. Mi sono appena resa conto che ogni volta che mi presento non dico mai che ho una presenza social e forse è il caso di ammettere a me stessa che – sì! – anche io sono una creator.  Su Instagram sono specializzata in analisi di red carpet, video musicali e macro tendenze estetiche. Purtroppo ho l’abitudine di girare solo contenuti molto lunghi, perché figurati se seguo l’algoritmo di Instagram… no, a me piace proprio non farcela!

So che ti sto chiedendo molto, ma… mi fai un recappone della tua vita, toccando tutte le tappe principali che ti hanno portata al punto in cui ti trovi oggi?
• Elena Mariani nasce nel 1989 a Monza, cresce attraverso la seguente alternanza di scuole: privata-pubblica-pubblica-privata-privata.
• Alle elementari durante un pranzo a base di bastoncini di pesce surgelati, litiga con i suoi compagni perché nessuno di loro sa chi è Donatella Versace.
• Alle medie passa la vita davanti a MTV, ma quello che gli altri non sanno e che ci passa anche il sabato e la domenica, dato che non le è permesso uscire.
• Al liceo artistico scopre di non essere un prodigio del disegno, ma di avere delle belle idee.  A malincuore, impara ad arrabattarsi con quello che ha: ironia e curiosità.
• Entra all’università con la convinzione di diventare fashion designer, ma ne esce con la certezza che gli abiti sono l’ultima cosa che le interessa del mondo della moda. Apre un blog e inizia a scrivere per giornali e siti.
• Un mese dopo la laurea accetta un lavoro in un’agenzia di comunicazione come social media manager, ma erano anni diversi, bastava avere un profilo Twitter e un account con licenza Adobe. Dopo varie esperienze in agenzia passa a lavorare come autrice per Freeda sperando di diventare la Leandra Medine italiana. Non è andata così, ma continua a lavorare come autrice freelance.

Qual è il bilancio in questo momento?
Onestamente ho realizzato da poco che riesco a pagarmi la spesa scrivendo cose. Sono contenta, ma non soddisfatta. L’ho già detto che sono Pesci?

A che cosa stai lavorando?
Sono tornata a scrivere articoli lunghi. Pessima strategia, dato che l’editoria è in fin di vita, ma negli ultimi due anni si era riacceso questo antico desiderio. Prossimo passo: studiare come si scrive una sceneggiatura.

Che cosa consiglieresti a chi vuole fare il tuo mestiere?
• Avere un bravo commercialista (davvero, qualcuno può aiutarmi?)…
• Non scrivere domande troppo lunghe (le domande non possono mai essere più lunghe delle risposte che speri di ottenere).
• Assicurarsi sempre che nella chat in cui stai scrivendo quella battuta, non ci sia il soggetto a cui la battuta si riferisce.

Chi sono le tue muse?
Tina Fey, Mindy Kaling, Tracee Ellis Ross, ma anche un po’ Carmen Di Pietro.
Seriamente: hai visto l’ultima Isola dei Famosi? (ndR. NO, ma ora vedo di recuperare)

Quali sono le letture, i dischi, i film e i programmi tv che hanno contribuito a trasformarti nella donna che sei? Mi fai una piccola lista, spiegando anche brevissimamente il perché delle tue scelte?
Ok, sarò breve come è breve la parola «brevissimamente».
• Dischi: «Dangerously in Love» di Beyoncé, «Post» di Bjork, «The Velvet Underground & Nico» dei Velvet Underground e «The College Dropout» di Kanye West. Ancora oggi penso che non solo abbiamo una relazione con me, ma proprio tra di loro! Ce li vedo tutti seduti allo stesso tavolo. 
• Libri: Pastorale americana di Philip Roth, letto un’estate vissuta con il mal d’amore. Tutti i volumi di Lester Bangs, avevo 17 anni e sognavo di vivere scrivendo di musica. Forse avrei dovuto inserirlo nelle mie muse. 
• Programmi tv: Ho visto pochissima tv da bambina, ho recuperato tutto il peggio da grande! Alle superiori finivo le tavole (i progetti di disegno, pittura, architettura) dopo cena, quindi mi chiudevo in cucina a disegnare guardando i programmi serali di MTV tipo Avere Ventanni, Very Victoria, Brand New. Era una specie di scuola serale per me. Altra passione mai dimenticata: il canale E! Entertainment! Il giorno in cui Sky Italia ha deciso di chiudere il canale rientra nella top10 dei giorni più brutti della mia vita. Certi pomeriggi passati in compagnia di E! True Hollywood Story non si dimenticano facilmente. 

Qual è il tuo rapporto con i social?
Da quando ho 15 anni passo da una piattaforma all’altra: MSN, Myspace, Fotolog, Snapchat, etc. etc. – quindi per me è naturale essere sui social. Come user il rapporto è cambiato quando i miei numeri hanno iniziato a crescere (anche se parliamo di numeri irrisori): chi ti vede dall’esterno si fa delle domande del tipo «ma perché hai X follower e non fai le adv con gli integratori pancia piatta?». C’è stato un momento in cui ho sentito questa pressione e ho pensato che ci fossero delle tappe da dover seguire per forza: l’adv con tizio, la cena con l’agenzia di PR, seguire quella persona… Ora ammetto di essere molto più serena, so cosa mi piace e cosa non voglio fare, sono sempre meno interessata alle dinamiche di specchio e paragone con gli altri.

Per me Instagram è principalmente un mezzo per far conoscere il mio lavoro e per capire come farlo meglio. Ha sostituito LinkedIn, è qui che la gente si appunta nomi di infuencer, nuovi talenti, autori, registi, art director…

Non ho una strategia: cerco di mostrare un’immagine più vicina possibile alla realtà, dico questo perché mostro pochissimo della mia vita personale – non credo che a nessuno interessi sapere cosa ho mangiato oggi o quale buffo incontro ho fatto in bici – ma non ho interesse nel farmi percepire diversa o migliore di quello che sono. Credo di essere fortunata, perché nessuno vuole essere me, quindi nessuno mi odia per quello che possiedo. 

Chi segui più volentieri su IG?
Editor e creativi che lavorano nelle redazioni di progetti media che seguo, mi piace scoprire come lavorano. Seguo ovviamente molto pagine meme (meglio se a tema Y2k), creators e qualche brand. Credo che la lista dei profili che seguo non esprima cosa mi piace, ma cosa mi interessa.

E cosa pensi di Tik Tok?
Lo guardo ma non pubblico, come i genitori su Instagram.

Qual è invece il tuo rapporto con la skincare e che importanza dai alla tua beauty routine?
Da brava millennial il mio obiettivo è avere una pelle decente per non dovermi truccare. Sempre da brava millennial, se qualcuno mi dice che posso diventare più bella con un nuovo prodotto io ci credo. Mi piace avere una beauty routine, godo nel sapere di aver fatto tutto giusto, dai prodotti usati in doccia fino all’ultima crema spalmata. Dopo la doccia mi sento proprio la donna più bella del mondo. 

Che cos’è per te la bellezza?
Un tema che mi ha stancato, ma al tempo stesso qualcosa a cui penso tutto il giorno.

I viaggi più interessanti che hai fatto?
Non sono una grande viaggiatrice, e lo scrivo per far sentire in difetto le persone che dopo un solo viaggio intercontinentale scrivono #globetrotter nella bio di Instagram. 
Sono una fan dei road trip e il più bello è stato sicuramente quello fatto in California (banale, vero?). Ma anche la Francia non mi hai deluso.

Com’è andata al Primavera?
Bello, ma non mi ha fatto venire voglia di tornarci una terza volta.

Quali sono i tuoi progetti per quest’estate? … E per il futuro?
Quest’estate partirò per un roadtrip in Scozia con le mie due persone preferite al mondo: il mio ragazzo e la mia BFF. Pessima idea? Lo scopriremo solo nel reel che verrà pubblicato al ritorno (hahaha scherzo!).

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti aggiungere prima di salutarci?
Queste domande aperte sono una trappola, nessuno risponde mai come vorresti. Ecco, forse anche questo direi a chi vuole fare il mio mestiere.

Potete seguire su IG: @elena_mariani

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