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Ballerine assolute
Omaggio a Degas
FOTO
GIULIA @kKrakpot
TALENT
EUGENIA BERTIROTTI, ALESSANDRA BOSCHELLO
MUA & HAIR
GIORGIA GUZZI
Un omaggio alle «ballerine assolute» di Edgar Degas
«La danza più libera, più sciolta, più voluttuosa possibile m’apparve su uno schermo dove si mostravano alcune grandi meduse: non erano certo donne, e non danzavano.»
(PAUL VALÉRY SULL’OPERA DI EDGAR DEGAS)
«Non donne, ma esseri di una sostanza incomparabile, traslucida e sensibile, carni di vetro follemente irritabili, cupole di seta ondeggiante, corone ialine, lunghi nastri vivi percorsi tutti da rapide onde, frange e increspature che esse piegano e spiegano; e intanto si voltano, si deformano, fuggono via, fluide quanto il fluido massiccio che le comprime, le sposa, le sostiene da ogni parte, fa loro posto alla minima inflessione e le sostituisce nella forma. Là, nella pienezza irriducibile dell’acqua che sembra non opporre alcuna resistenza, queste creature dispongono di una mobilità ideale, vi distendono e raccolgono la loro raggiante simmetria.»
(Paul Valèry sull’opera di Edgar Degas)
«NIENTE SUOLO, NIENTE SOLIDI PER QUESTE BALLERINE ASSOLUTE: NIENTE PALCOSCENICO, MA UN CENTRO DOVE APPOGGIARSI IN TUTTI I PUNTI CHE CEDONO DOVE SI VOGLIA.»