ESFOLIANTI CHIMICI: AHA, BHA E PHA

Uno degli step fondamentali per ogni skincare routine che si rispetti è l’esfoliazione, che si può esplicare in due modi:

Esfoliazione chimica: l’azione esfoliante è determinata dagli acidi (per esempio, acido glicolico e acido salicilico).
Esfoliazione fisica: l’azione esfoliante è determinata dalla presenza di sostanze abrasive (per esempio, sfere di jojoba, polvere di mandorla, polvere di nocciolo di albicocca, ecc.).

Come avrete intuito, in questo articolo approfondiremo insieme le caratteristiche dell’esfoliazione chimica.

Gli esfolianti chimici, una volta applicati sulla pelle, esplicano un’azione cheratolitica: sono cioè in grado di rompere la catena proteica della cheratina – a sua volta presente nei corneociti, ovvero le cellule cutanee più superficiali. Così facendo riducono la forza di coesione che uniscono queste cellule l’una all’altra.

Quando si parla di esfolianti chimici ci si riferisce principalmente agli AHA e BHA.

Gli AHA o alfa-idrossiacidi sono esfolianti chimici a rapida azione, solubili in acqua. Essi donano maggiore luminosità al viso, migliorano la texture cutanea, levigano, contribuiscono all’idratazione e sono utili per depigmentare le macchie cutanee.

I principali AHA sono:
1. Acido glicolico: è la sostanza più utilizzata per i peeling chimici. Ha una struttura molecolare più piccola rispetto gli altri AHA ed è per questo che riesce a penetrare maggiormente. È indicato per chi vuole contrastare i segni dell’invecchiamento, uniformare il tono della pelle e depigmentare le macchie cutanee. A differenza degli altri AHA stimola la sintesi di collagene.
2. Acido lattico: è più delicato rispetto al glicolico. È indicato per un peeling su una tipologia di pelle più sensibile. Dona luminosità, elasticità e idratazione.
3. Acido mandelico: è un esfoliante delicato, anch’esso è indicato per pelli sensibili. Non è foto-sensibilizzante (ma, mi raccomando: applicate sempre la protezione solare!). Utile per il trattamento di macchie cutanee, leviga e migliora il tono della pelle. È utile anche nel trattamento dei comedoni, seppur meno efficace rispetto all’acido salicilico.

A chi è consigliato l’utilizzo di cosmetici contenenti alfa-idrossiacidi?
• Pelli secche
• Pelli danneggiate dal sole (acido glicolico)
• Pelli sensibili (acido mandelico o lattico)
• Pelli normali

I BHA o i beta-idrossiacidi riescono a penetrare maggiormente nei pori e a esplicare una concreta azione purificante. Si differenziano dagli alfa-idrossiacidi (AHA) perché la parte «idrossi» della molecola è separata dalla parte parte acida da due atomi di carbonio, invece che da uno solo.

Il beta-idrossiacido più famoso e utilizzato è l’acido salicilico.

Nell’immagine di seguito è riportata la struttura generale di un alfa-idrossiacido e di un beta-idrossiacido:


È importante osservare la loro struttura molecolare, perché proprio da questa dipende, per esempio, il fatto che l’acido salicilico sia liposolubile. Questa sua caratteristica gli consente di penetrare facilmente attraverso i pori della pelle.

Riassumendo: sia gli alfa che i beta idrossiacidi esfoliano la pelle, ma gli AHA sono solubili in acqua e i BHA (come l’acido salicilico) sono solubili in olio.

Cioò significa che gli AHA funzionano bene sulla superficie cutanea per eliminare la pelle vecchia e donare maggiore luminosità. I BHA, come l’acido salicilico, agiscono più profondamente e sono in grado, oltre a donare luminosità, di penetrare nei pori per «sbloccarli».

L’acido salicilico è un ingrediente eccellente per contrastare i punti bianchi e i punti neri, ma anche per affinare i pori dilatati. Esplica un’azione di tipo antiinfiammatoria e antibatterica, inoltre aiuta a eliminare le macchie post-acne.

È utile anche per levigare e a depigmentare le macchie scure.

A chi è consigliato l’utilizzo di cosmetici contenenti beta-idrossiacidi?
• Pelli grasse
• Pelli miste
• Pelli normali
• Pelli a tendenza acneica
(Le pelli secche o sensibili possono utilizzarlo con le dovute accortezze)

Nonostante tutti i loro benefici, AHA e BHA possono anche avere effetti collaterali spiacevoli, come per esempio rendere la pelle più sensibile alla luce solare oppure generare irritazione e bruciore. Perciò, iniziate questo tipo di trattamento con le dovute attenzioni. Consiglio di eseguirlo solo di sera, per evitare reazioni indesiderate, dovute all’esposizione solare.

Purtroppo, per ciò che concerne l’esfoliazione chimica, non c’è un modo d’uso uguale per tutti i prodotti. Le indicazioni sull’utilizzo dipendono da molti fattori, principalmente: concentrazione d’utilizzo e pH. Proprio per questo il mio consiglio è di attenersi alle istruzioni riportate sull’etichetta del prodotto.

Tenete presente, inoltre, che gli acidi esfolianti possono interagire con altri ingredienti: non è il caso di utilizzare nella stessa skincare routine prodotti contenenti vitamina C oppure retinolo.

Infine: ultimamente possiamo trovare in commercio prodotti esfolianti formulati con PHA. Di che cosa si tratta? I PHA sono i poli-idrossiacidi: svolgono un meccanismo d’azione simile ai BHA e AHA, ma sono molecole più grandi, sicché penetrano meno profondamente la cute. Sebbene questo ci faccia pensare che siano meno efficaci rispetto ai BHA e AHA, possono risultare molto utili sulle pelli che difficilmente tollerano gli esfolianti chimici.

Buona esfoliazione!

photo by Pawel Czerwinski on Unsplash

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