10 TIPOLOGIE DI MEDICI ESTETICI CHE PUOI TROVARE SUI SOCIAL

Terza puntata della nostra guida – a cadenza: quando capita, a sentimento – sulla medicina estetica.
Hai deciso di fare un trattamento? Sì.
Hai capito come scegliere a chi affidarti? Sì.
Perfetto: ora complichiamo le cose.

I social sono il regno della medicina estetica: una disciplina che riesce sempre e comunque, in qualche modo, a essere accattivante. Se per sbaglio hai guardato qualche profilo, hai parlato con qualcuno di botulino, hai fatto un sogno in cui avevi le labbra leggermente più carnose, il tuo feed sarà compromesso per sempre. Non puoi più scappare. Sei unə di noi. 

Abbiamo fatto una breve lista – che farà sorridere, ma anche imparare – per aiutarti a inquadrare ogni professionista che incontrerai sulla tua strada.

1) Quellə Bravə: la maggior parte dei medici estetici fa un ottimo lavoro, non rientra nelle prossime categorie e ha tutto il nostro affetto, la nostra stima, la voglia di organizzare un weekend lungo insieme, al mare, dove tenerci per mano davanti a incredibili tramonti. E così ci siamo portati a casa il disclaimer.

2) L’incubo dellə tuə terapista: ti ricorda che tutte le tue possibilità di successo, le tue relazioni, le tue interazioni, tutti gli aspetti della tua vita sociale, la tua autostima e insomma tutto, tutto, tutto, dipende dalle proporzioni geometriche del tuo volto. Subito dopo ti fa notare che nessuna di queste proporzioni, nel tuo volto, è rispettata.

3) Il piacione: generalmente uomo, ama i video in cui parla in prima persona, ama i camici attillati, i suoi bicipiti, i selfie dall’alto a fine giornata. Ti guarda attraverso lo schermo del tuo cellulare strizzando un po’ gli occhi. Non vuole solo convincerti a sceglierlo come medico, vuole farti pensare che potrebbe anche essere –perché no? – il tuo amante.

4) Quellə «al passo» coi trend: anche chi è più giovane nel mondo della medicina estetica è comunque al massimo unə millenial, tradotto: non è più tecnicamente giovane e, se va bene, sa usare solo Instagram. Per il resto prova a non rimanere mai indietro nella comunicazione social e – con la latenza necessaria affinché ogni cosa appaia come vecchia – ci ha proposto i balletti su TikTok, i video indicando le scritte, i commenti ai ritocchini delle celebrities (cosa che fa anche Striscia La Notizia), le speculazioni sul gonfiore di Kylie Jenner e due settimane di tentativi generici su Threads. La sua arma segreta? Reel o post con canzoni dance commerciale, in cui sia presente la parola beautiful a volume molto alto, in cima al tuo feed a ogni apertura di Instagram.

5) Quellə evasivə: non è chiaro quale sia la sua formazione, «ce se capisce nun ce se capisce». Si presenta con un cv scritto in prosa che ripercorre alcune passioni dell’infanzia, le ambizioni dell’adolescenza, i posti in cui è statə in vacanza, gli ospedali in cui ha fatto fotocopie per due settimane, però lascia aperto il dubbio che possa avere una specializzazione specifica (generalmente chirurgia plastica), non conferma e non smentisce, te lo lascia credere piuttosto volentieri. La soluzione è cercare il suo nome nel portale FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) dove ogni tanto salta fuori qualche sorpresa.

6) L’influencer wanna-be: ama farsi seguire nel suo studio ma soprattutto fuori, a casa sua, al ristorante, in vacanza, e poi il gatto, gli eventi, lavorare fino a tardi, la palestra, la tv generalista. Ti aggiorna continuamente sulla lunghezza della sua lista d’attesa mentre coltiva l’intimo desiderio di una viraltà a tutto tondo che rompa i confini dell’estetica, sfrutta al massimo il microinfluencer-marketing, a volte anche come creator, spesso dimenticandosi (una svista) di segnalare il contratto commerciale tra le parti.

7) Quellə con la tecnica personale: una serie infinita di NomeAccattivanteLips con tanto di trademark in bella vista, una grande voglia di emergere, di affermarsi, magari una Masterclass per insegnare la tecnica ai colleghi. Capofila di questa recente mania, il filler labbra, che per la cronaca si può fare con due tecniche: verticale o orizzontale (più una tecnica bonus, quella verticale E orizzontale), per il resto qualcunə inclina un po’ di più l’ago, qualcunə lo usa più piccolo, qualcunə inietta bendato o su un piede solo o con un disco dei rumori della foresta in sottofondo, insomma «come lo fanno tutti, ma fatto proprio da me».

8) L’anatomopatologə: inteso come qualcunə che fa altro, l’anatomopatologə dell’anima. Ha una lunga carriera avviata in una disciplina che non ha niente a che vedere con l’estetica, però magari al sabato – perché no? – un po’ di acido ialuronico lo tira fuori. Se chiedi il prezzo risponderà «con fattura x» e ti fisserà immobile aspettando il più naturale dei rilanci.

9) Lə «sottoscalistə»: marchio di fabbrica: le promozioni. Immagini di stock di modelle scontornate male con prezzi barrati e ridotti in bella vista, promo San Valentino, promo festa della mamma, festa del papà, festa dei nonni, Natale, Pasqua, Pasquetta, incredibile promozione speciale per la Pentecoste. Trovare un giorno in cui il prezzo sia pieno è davvero difficile, così come trovare informazioni sullo studio, sullə professionista, sui prodotti usati, l’unica cosa che riesci a capire è che costa poco, se porti un’altra persona costa pure meno, se non fai troppe domande pagano direttamente te.

10) Il barone: uomo per definizione, ha un grosso nome, ha ricoperto o ricopre ancora posizioni di rilievo, te lo consigliano diverse persone che frequentano il suo studio da sempre, ha agende piene, una fama almeno trentennale, sei tu a cercare il suo profilo sui social. Trovi una pagina con 68 followers, ultima foto pubblicata un panorama montano nel 2021, un post sul ciclismo, un bracco italiano con caption «Poldo» e una foto in camice di quando ancora aveva i capelli. I risultati sono belli carichi, ogni volta che finisce di gonfiare una persona deve legarsela al polso per non farla volare via. Il suo motto, che ripete come un mantra, è «si è sempre fatto così».

10+1) quellə «gni gni gni»: ti racconta la medicina estetica come se non ne facesse parte, SCRIVE RUBRICHE SU MUSA, fa elenchi di tipologie di medici senza ritenere di doversi chiamare in causa, reagisce alle critiche raggomitolandosi in un angolo per tre giorni di fila. Solo complimenti.

Ci siamo dimenticati di qualcuno? Facci sapere chi hai incontrato sulla tua strada e come ti orienti nella giungla della medicina estetica, dove è facile perdere le certezze (e anche le speranze ovviamente) una volta entrati.

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